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domenica, Giugno 30, 2024
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ERCOLANO, GUERRA DI CAMORRA: UCCISO PREGIUDICATO, FERITO PASSANTE

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di NELLO DEL GATTO




ERCOLANO – Un pregiudicato morto e un passante ferito in maniera lieve: è questo il bilancio del pomeriggio di fuoco scatenatosi ieri a Ercolano. Erano circa le 13.30 quando in via Alessandro Rossi, nei pressi di Villa Ruggiero, alcuni colpi di pistola sono esplosi all’indirizzo di Carlo Polese, 29 anni, pregiudicato ercolanese, ma originario di Cercola. Nella sparatoria è stato ferito un passante, Giovanni Cozzolino, 65 anni, raggiunto da un colpo alla spalla.
Il pregiudicato non è morto subito: sia Polese che Cozzolino, soccorsi, sono stati trasportati immediatamente all’ospedale «Maresca» di Torre del Greco, dove le condizioni del pregiudicato sono però subito apparse critiche: un proiettile, infatti, gli aveva trapassato l’addome lacerandogli stomaco. L’uomo è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico, ma non c’è stato nulla da fare, ed è spirato poco dopo. Se la caverà in pochi giorni invece lo sfortunato passante.
Dopo un trascorso vicino al clan Ascione, Polese, noto per i suoi precedenti sulla droga, era poi passato ai Birra: questo il particolare forse all’origine dell’agguato. Gli inquirenti del commissariato di Portici-Ercolano, che gestiscono le indagini insieme agli uomini della Squadra Mobile, non escludono che il fatto di ieri rientri nella lotta che vede opposti i due clan citati.
Proprio nell’ambito di questa guerra, sei giorni fa sotto i colpi dei killer è rimasto ucciso Alfonso Guida, ritenuto un fiancheggiatore del clan guidato da Raffaele Ascione. E anche il fratello di Carlo Polese, Vincenzo, rimase vittima della camorra diversi mesi fa. L’agguato di ieri è stato eseguito nella stessa zona dell’omicidio di sei giorni fa: Guida è stato «giustiziato» a Torre del Greco, a ridosso del confine con Ercolano; Polese invece è stato ucciso nel territorio ercolanense, ma non lontano dal confine di Torre del Greco e dalla centrale via Pugliano, feudo della camorra ercolanese.
Sul luogo della sparatoria è accorso anche il questore di Napoli Franco Malvano, insieme al dirigente della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile, Maurizio Vallone. A Ercolano, intanto, sono stati fermati e interrogati diversi uomini ritenuti vicini alle due fazioni dei Birra e degli Ascione. Dopo la sparatoria, tra gli investigatori si è tenuto un summit al quale hanno partecipato anche gli uomini della squadra mobile e i carabinieri della compagnia di Torre del Greco e Portici. E dopo l’agguato il questore Malvano, nell’ambito dell’operazione «Alto Impatto», ha disposto subito l’invio a Ercolano di 50 uomini del reparto di prevenzione crimini, per un serrato controllo del territorio.
E riesplode la polemica sull’assenza a Ercolano, città esposta alle faide di camorra, di un commissariato di polizia (quello competente si trova a Portici) mentre la nuova caserma dei carabinieri non è mai entrata in funzione perchè al centro di una controversia giudiziaria, essendo bloccata da anni dalla magistratura.




IL MATTINO 20 AGOSTO 20003

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