di ANTONIO POZIELLO
MELITO – Si scava nel recente passato dell’ex parrucchiere cui alcuni giovani, forse due balordi, hanno dato fuoco l’altra notte nel piazzale del mercato ortofrutticolo di Melito.
Le indagini, coordinate dal vicequestore Alberto Francini, sono affidate agli agenti del commissariato di Giugliano e ai colleghi della squadra mobile di Napoli e sono seguite direttamente dal questore Malvano che ha disposto una serie di servizi di controllo straordinario del territorio.
E i controlli hanno riguardato in particolare Melito, la Circumvallazione esterna e alcune aree dell’hinterland giuglianese. Sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari e particolare attenzione si è concentrata sugli ambienti legati al traffico di stupefacenti. Gli inquirenti ritengono, infatti, che in questi ambienti sia maturata l’aggressione al transessuale.
Intanto si sta cercando di ricostruire perfettamente la dinamica dell’aggressione. Taglialatela, dopo essere stato soccorso dalla guardia giurata in servizio alla concessionaria d’auto poco distante al luogo dell’aggressione, ha riferito di aver avuto poco prima «una discussione accesa» con gli occupanti di un’auto che sarebbero poi tornati a bordo di due ciclomotori gettandogli della benzina addosso e dandogli fuoco.
Una ricostruzione che la polizia ritiene vera solo in parte. Mentre infatti la lite sarebbe una circostanza che ha trovato conferma in alcuni testimoni, nessun testimone avrebbe, invece, notato i due ciclomotori.
Per la polizia chi ha trasformato l’ex parrucchiere in una torcia umana si trovava a bordo della Fiat Bravo. Chi l’ha aggredito gli aveva tirato addosso un litro di benzina, probabilmente con l’intenzione di infliggergli una punizione esemplare, di storpiarne l’aspetto così da impedirgli di prostituirsi come faceva da anni. Probabilmente, gli aggressori non intendevano causare gravi ustioni. Ma Enrico Tagliatatela è tuttora ricoverato in gravissime condizioni al centro grandi ustionati del Cardarelli, dove si dibatte tra la vita e la morte
IL MATTINO 21 MAGGIO 2003
