25.4 C
Napoli
domenica, Giugno 30, 2024
PUBBLICITÀ

Si cercano i responsabili dell’incendio di 200 fusti in località Ponte Riccio

PUBBLICITÀ

DI PAOLA DI PACE




GIUGLIANO – Aria irrespirabile, roghi di materiali plastici ogni giorno, campagne distrutte da residui tossici bruciati, sversatoi abusivi con dietro la mano dell’ecomafia, tumori che colpiscono i cittadini di Giugliano con un tasso che aumenta di mese in mese e che pare inarrestabile. E in più, ad aggravare una situazione che ha superato ogni limite, l’incubo dell’impianto per la combustione dei derivati dei rifiuti – il cosiddetto Cdr – che non riesce più a smaltire il numero di balle che arrivano da tutto il circondario e che ormai è diventato per gli abitati di Ponte Riccio una terrificante fabbrica di diossina da sorvegliare con picchetti e presidi 24 ore su 24.
E l’altra notte l’ennesimo rogo, l’ennesima nube tossica che ha avvolto l’area Asi di Ponte Ricco arrivando fino ai centri abitati di Gugliano, Parete e Qualiano. I soliti piromani ignoti – ma sarebbe meglio chiamarli criminali al soldo dell’ecomafia – hanno appiccato il fuoco a una pira di vecchi pneumatici, carcasse d’auto e vario materiale di plastica. L’incendio, vicino a uno dei campi Rom dell’area, si è esteso su una superficie di un centinaio di metri inglobando anche alcuni cumuli di rifiuti abbandonati sul terreno. È stato spento dai vigili del fuoco dopo parecchie ore di lavoro. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del commissariato di Giugliano diretti dal vicequestore Alberto Francini che hanno avviato le indagini per individuare i responsabili del rogo.
E non è finita qui. Sempre ieri i vigili del fuoco sono intervenuti nella discarica Resit per spegnere le fiamme che si erano improvvisamente levate dalle ceneri della piattaforma di stoccaggio del Cdr andata in fumo la scorsa settimana.
Si attendono intanto i risultati delle analisi dei campioni prelevati da Asl e Arpac dai bidoni tossici, circa 200, incendiati pochi giorni fa sempre a Ponte Riccio in una discarica abusiva. La segnalazione dei fusti è stata fatta dal Comitato della zona, guidato da Tilde Adamo. Un episodio questo sul quale stanno indagando le forze dell’ordine: pare infatti che i bidoni contenessero solventi per la lavorazione di pellicce e pelli, sostanze altamente pericolose per la salute e l’ambiente che si sono disperse nell’aria una volta bruciati i contenitori. Non a caso, secondo le allarmanti testimonianze degli abitanti – e non soltanto di Ponte Riccio – i fumi maleodoranti e dolciastri hanno invaso tutta la zona di Giugliano fino a Qualiano. Il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela, da sempre in prima linea contro i crimini ambientali che stanno mettendo in ginocchio tutta l’area comunale e oltre, ha sollecitato l’Asl per avere il più velocemente possibile i risultati delle analisi sui bidoni tossici dati alle fiamme. «Questo è ancora una volta un attentato all’ambiente e alla salute di noi tutti – ha detto – da parte nostra non ci stancheremo mai di continuare a denunciare e vigilare su questi espisodi a di poco criminali».

PUBBLICITÀ






IL MATTINO – 21 AGOSTO 2003

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Il maltempo flagella il nord Italia, cascata salta il ponte del paese

Il maltempo flagella il nord Italia, in particolare Valle d'Aosta e Piemonte, con danni ingenti per smottamenti e frane....

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ