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domenica, Giugno 30, 2024
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Pensionato di Marano scomparso 5 mesi fa ritrovato morto al largo di Stromboli

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di ANTONIO POZIELLO



È stato ritrovato in mare, circa sei miglia ad ovest di Stromboli il cadavere di Agostino Baiano, il 56enne pensionato di Marano scomparso il 24 marzo scorso. L’uomo è stato ripescato dagli uomini della Guardia costiera di Lipari, dopo essere stato avvistato dall’ equipaggio di una barca a vela in transito nella zona. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione. Probabilmente era in acqua da oltre un mese, gli arti superiori divorati dai pesci. Il cadavere, dopo essere stato ripescato, era stato stato immediatamente trasferito a Milazzo e poi a Messina. Qui, presso l’Istituto di Medicina Legale, ieri pomeriggio è stata eseguita l’autopsia, il cui esito non è stato ancora reso noto. Al momento sono, pertanto, ancora sconosciute le cause della morte.
La scomparsa di Baiano, un macellaio in pensione, era stata denunciata dalla moglie ai carabinieri di Marano nel marzo scorso. Erano, quindi, immediatamente partite le ricerche. Dell’uomo non fu trovata, però, nessuna traccia. Sembrava essere scomparso nel nulla. Fino ai primi giorni di luglio, quando i familiari cominciarono a ricevere delle telefonate provenienti dalla Croazia. Un uomo, con accento slavo, contattò, infatti, la famiglia, minacciando di uccidere l’ex macellaio se non avessero pagato il riscatto. I congiunti, le cui condizioni economiche non erano peraltro particolarmente floride e comunque non tali da permettere il pagamento di un esoso quanto non precisato riscatto, denunciarono l’episodio ai carabinieri.
I militari della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello, misero sotto controllo i telefoni dei familiari di Baiano e si sostituirono ai parenti dello scomparso, avviando una trattativa con i presunti rapitori. Venne, quindi, fissato un appuntamento con i banditi per il pagamento del riscatto: il 20 luglio a Trieste. All’incontro, invece del figlio, si presentò, però, un carabiniere in borghese e il presunto rapitore finì in manette. Si trattava di un cittadino croato, tuttora in carcere per estorsione. I militari erano, infatti, convinti che si trattasse di uno sciacallo che, appresa la scomparsa di Baiano, aveva messo su la storia del rapimento.
Alla luce del ritrovamento del cadavere del pensionato, l’inchiesta sulla sua scomparsa è stata ora riaperta, per verificare l’esistenza di un nesso tra quel tentativo di estorsione e la morte dell’uomo.

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IL MATTINO 21 AGOSTO 2003

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