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domenica, Giugno 23, 2024
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Accoltellato nel buio, pregiudicato in fin di vita

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CASAVATORE. IL GIOVANE SOCCORSO DAL FRATELLO




di
MARCO DI CATERINO



L’agguato è scattato nel silenzio della città addormentata. Uno, o forse due killer che aspettavano nascosti nel buio, hanno bloccato la vittima designata e senza far rumore hanno preso a far mulinare forsennatamente i coltelli, colpendo decine di volte. E sull’asfalto di via Concezione a Casavatore è stramazzato Rosario Pizzone, 23 anni e già con la fama di piccolo boss del quartiere «certificata» da una lunga sfilza di precedenti penali.
Con il torace e l’addome squarciati da decine di fendenti, Rosario Pizzone, che qualche minuto prima dell’una era uscito dalla panetteria del fratello Ciro, che si trova nella stessa strada, ha avuto ancora la forza di gridare: «Aiuto, aiutatemi…». Il fratello, che era impegnato a impastare il pane all’interno del forno, ha udito in modo distinto la voce di Rosario Pizzone e la sua richiesta di aiuto. Il fornaio si è precipitato fuori dal negozio, e ha visto allontanarsi delle ombre mentre il fratello era steso sull’asfalto in una pozza di sangue, in preda a violente convulsioni e già privo di sensi.
Ciro Pizzone ha cercato di prestare i primi soccorsi al fratello, poi quando ha capito che le condizioni di quest’ultimo erano davvero gravissime, lo ha adagiato sui sedili della sua auto, con la quale ha raggiunto in pochi minuti il pronto soccorso del vicino ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. I sanitari, accertate le condizioni di imminente pericolo di vita del giovane, ne hanno disposto il trasferimento al Monadi, la struttura sanitaria specializzata negli interventi chiururgici al cuore. Lì il ferito è stato sottoposto a una delicata operazione che ha interessato il muscolo cardiaco e altri organi interni devastati dalle numerose coltellate. Il giovane, che è ancora in imminente pericolo di vita, ora lotta contro la morte nel reparto di rianimazione del Monaldi.
Sull’agguato indagano gli agenti del commissariato di Afragola, diretto dal vicequestore Maurizio Fiorillo. Gli investigatori, al momento, hanno escluso l’ipotesi che Rosario Pizzone sia rimasto vittima di un tentativo di rapina con la reazione dei balordi di turno. Più verosimile, per gli inquirenti, la pista della spedizione punitiva decisa nello spietato mondo degli spacciatori di Casavatore. Proprio in via Concezione, un mese fa, un blitz dei carabinieri liberò un intero condominio di 80 famiglie, praticamente prigioniere di una banda di trafficanti di droga.




IL MATTINO 4 SETTEMBRE 2003

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