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lunedì, Luglio 1, 2024
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Cadono calcinacci in piazza Gramsci: donna ferita

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Una donna ferita e tanto spavento. E’ questo il bilancio di sabato sera in piazza Gramsci dove un gruppo di persone è stata colpito dal crollo di alcuni calcinacci. Erano stati invitati dal titolare di un pub che doveva essere inaugurato nelle prossime settimane quando all’improvviso dalla facciata del palazzo soprastante si sono staccati pezzi di intonaco, alcuni di grandi dimensioni. Una donna è stata colpita al capo. Trasportata immediatamente dai parenti al vicino ospedale San Giuliano di Giugliano dovrà restare a riposo per 15 giorni. I medici hanno suturato la ferita con ben 15 punti. Tanto spavento tra i bambini presenti sul posto, alcuni dei quali hanno riportato piccole ferite non preoccupanti. Intervenuti sul posto i vigili del fuoco hanno picconato il palazzo e delimitato la zona col nastro rosso, senza però sgomberare il palazzo. Secondo i pompieri, infatti, lo stabile non sarebbe a rischio crollo bensì solo l’intonaco esterno sarebbe da rifare. Resta da accertare quali siano state le cause del crollo che poteva avere conseguenze molto più gravi. Con l’arrivo delle perturbazioni sono diversi i palazzi a rischio crollo, soprattutto nel centro storico dove ci sono decine di edifici storici, sia pubblici che privati, che aspettano di essere riqualificati. Decine di palazzi antichi, mai restaurati, che rischiano di crollare e provocare seri danni all’incolumità delle persone. “Bisogna intervenire prima che ci scappi il morto” – gridano i residenti di vico Simeoni, nel cuore del quartiere di Camposcino. E’ qui, al civico 22, che vivono quattro persone, tutti stranieri, di origine ucraina. In una palazzina a due piani, che sta praticamente cadendo a pezzi. Parte del solaio e del tetto è già crollato. Solo per fortuna non ci sono stati feriti gravi, anche se una passante è stata colpita di striscio da una pietra. Diversi i sopralluoghi effettuati in questi anni dai vigili del fuoco e dai tecnici del Comune. Nessun provvedimento è stato preso, solo promesse. Il palazzo è al centro di una querelle familiare, che vede l’immobile conteso da quaranta nipoti che non si mettono d’accordo su chi debba effettuare i lavori di recupero e manutenzione. Intanto all’interno vivono due coppie di ucraini in condizioni a dir poco precarie. Evidenti le macchie di umidità sui muri delle stanze. Piccole pietre cadono quasi con cadenza quotidiana dal tetto, che in parte è già crollato. L’emergenza è soprattutto nei giorni di pioggia. Il palazzo rischia seriamente di finire di ridursi in macerie, nell’indifferenza totale delle istituzioni.

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