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venerdì, Giugno 21, 2024
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Marano: arrestato l’ex assessore Scuteri

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Ha destato grande scalpore in città la notizia dell’arresto dell’ex assessore alla Viabilità Marcello Scuteri, da molti anni in servizio presso il nucleo territoriale dei vigili urbani di Napoli, accusato di corruzione assieme ad altri tre colleghi nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli contro capi e gregari del clan Lo Russo. Marcello Scuteri, 52 anni, è uno dei personaggi più noti del panorama politico cittadino, un punto di riferimento per molti attivisti dell’area moderata. Dopo una lunga militanza nel Psdi, negli anni Novanta era confluito in Forza Italia, partito per il quale ha anche ricoperto il ruolo di consigliere comunale. Il suo nome è anche legato alla nascita di una civica, Liberi per Marano, che nel corso delle amministrative del 2006 ha concorso all’affermazione del sindaco Salvatore Perrotta, esprimendo due consiglieri comunali, Pasquale Principe e Biagio Baiano, per una giunta di centrosinistra e ottenendo un assessorato, quello alla Viabilità, ricoperto per circa due anni proprio dallo stesso Scuteri. Molto vicino agli ambienti del Pdl napoletano, da qualche mese era in servizio, in qualità di distaccato, presso la segreteria del presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Un politico vulcanico, spesso finito nel mirino delle opposizioni e anche degli esponenti della stessa maggioranza, dimessosi circa un anno e mezzo fa al termine di un estenuante polemica politica con l’attuale primo cittadino. “Sono esterrefatto – commenta Pasquale Principe, consigliere eletto nella civica Liberi per Marano – Sono certo della sua estraneità ai fatti. Esprimo solidarietà a Marcello e mi auguro che la vicenda si chiarisca quanto prima”. Solidarizza con l’ex assessore alla Viabilità anche il segretario politico di Liberi per Marano: “Conosco Marcello da quando ero ragazzino – dice Gerardo Bardi – e ne ho sempre apprezzato le sue qualità morali. E’ una persona molto altruista e disponibile con tutti. Mi auguro si tratti di un grosso equivoco generato proprio da questa sua indole caratteriale”. Sulla stessa falsariga anche il sindaco Salvatore Perrotta: “Sono dispiaciuto sotto il profilo umano – spiega – spero possa dimostrare nelle sedi opportune la sua innocenza”. Contro Scuteri, tuttora detenuto nel carcere di Poggiorele assieme ai colleghi Ciro Pellino, Ciro Cierro e Antonio Fusco per un filone dell’indagine sui fabbricati abusivi, sulla corruzione all’interno dei vigili urbani e degli uffici comunali in genere, il gip Federica Colucci “ipotizza un rapporto di dipendenza quasi organica dal clan, legata all’intera attività amministrativa nel settore e non al singolo atto dell’ufficio. Si assiste – scrive ancora il giudice – alla completa sostituzione del clan all’apparato statuale, anche nei settori più propriamente amministrativi”. Per il buon esito dell’operazioni si sono rivelate fondamentali non solo le intercettazioni telefoniche ma anche le denunce di alcuni cittadini. Gli investigatori hanno potuto così ricostruire che, a causa di contrasti tra i vigili finiti nell’inchiesta e gli affiliati al clan sul denaro proveniente dalle tangenti, in alcuni casi gli abusi edilizi sono stati scoperti e i responsabili hanno protestato con i vertici del gruppo criminale, chiedendo la restituzione delle somme versate. Nel corso del blitz contro il clan operante nei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella, sono finiti in manette anche due vigili urbani, Ciro Pellino e Ciro Pierri, rispettivamente residenti a Pianura e Quarto.


Il Mattino 05/11/2010

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