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sabato, Maggio 4, 2024
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La tripletta di Gerrard affonda il Napoli

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Severa e immeritata sconfitta del Napoli sul campo del Liverpool (3-1) dove gli azzurri vengono travolti solo nel finale da una tripletta di Steven Gerrard. Piena di rimpianti è la notte inglese dei partenopei che in una manciata di minuti passano dal paradiso all’inferno, confezionando un harakiri degno di un film horror.
In vantaggio alla fine del primo tempo grazie a una rete del Pocho Lavezzi (27′), gli azzurri crollano a un quarto d’ora dalla fine sotto i colpi del capitano della nazionale inglese. Mazzarri scatenato contro l’arbitro, ma pesano gli incredibili errori in difesa di Dossena e Aronica in occasione delle reti dei reds.

Il vantaggio. Eppure per oltre un’ora sul mitico prato dell’Anfield Road il Napoli non ha demeritato. E ha controllato persino bene la gara, quasi con autorità e senza emozioni, giocando con una difesa, in blocco, che non si fa mai sorprendere. Fino al 75′, infatti, una sola parata provvidenziale ha dovuto fare il portiere azzurro, salvando su Ngog al 59′.

I pericoli da parte del Liverpool, tutto sommato, sono fino a quel momento tutti qui. Il Napoli, infatti, corre di più e meglio degli inglesi. I reds nel primo tempo vanno in tilt, oltre per i guizzi di Lavezzi e Cavani, soprattutto per alcune assurde pensate del suo tecnico Hodgson che sceglie ancora una volta di spedire in tribuna Torres e di mandare in campo Gerrard solo nella ripresa (cercando di risparmiarli in vista del big march in Premier di domenica con il Chelsea).

Il Napoli gioca, sia chiaro, una partita non solo di cuore ma anche molto attenta sul piano tattico, proprio come chiedeva Mazzarri. Essenziale in attacco (bello il gol del Pocho al 27′ su assist di testa di Cavani), molto rapido nei rovesciamenti di fronte ma, al solito, assai impreciso in fase di attacco.

La svolta. Nella ripresa entra Gerrard, e con il suo capitano, il Liverpool si scuote e si trasforma. Al 5′ Maggio di testa colpisce debolmente e la palla finisce fra le braccia di Reina. Al 6′ De Sanctis salva sulla girata da pochi metri di Ngog, strozzando. De Sanctis trema seriamente al 20′, quando Meireles, sul primo pasticcio della serata della difesa azzurra manda a lato a colpo sicuro. La Kop spinge i reds: al 27′, Gerrard, su punizione, sfiora il palo. Un minuto dopo Dossena recupera una palla ma sul suo retropassaggio al portiere interviene in scivolata Gerrard, che in spaccata segna il pari: 1-1.

Il crollo. Il Liverpool ci crede, il Napoli va in bambola. Aronica rischia di finire fuori per una scivolata sulla tibia di Spearing, poi provoca il fallo da rigore, su Johnson, che Gerrard non sbaglia: 2-1 al 43′ (e gestaccio del capitano inglese alla curva del Napoli). Non c’è neppure tempo per rialzare la testa, gli azzurri sono alle corde: svarione di Dossena a centrocampo e Gerrard timbra la sua tripletta, battendo De Sanctis in uscita.

Mazzarri. «Siamo stati ingenui in alcuni episodi chiave, alcuni errori sono macroscopici, non è solo
merito di Gerrard. Però nel secondo tempo l’arbitraggio ha spostato l’inerzia della partita dalla loro». Se la prende con l’arbitro Mazzarri che spiega ancora: «A loro i falli venivano fischiati – ha aggiunto il tecnico – ai nostri attaccanti no».

La qualificazione. Napoli che, comunque, resta ancora in corsa per il passaggio del turno in Europa League: lo Steaua ha battuto per 3-1 l’Utrecht. A questo punto decisivo il match del San Paolo contro i rumeni in programma il 15 dicembre. La classifica del girone K: Liverpool 8, Steaua 5, Napoli 3, Utrecht 3

Pino Taormina
Il Mattino il 04/11/10

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