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lunedì, Giugno 17, 2024
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«Mi candido per difendere il Pd che va al suicidio»

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Nel dicembre scorso era l’unico candidato alle primarie del centro-sinistra. La competizione non si è più svolta, forse sulla scia di quello che è accaduto a Napoli o forse no, fatto sta che nel Pd si è aperta una dura fase di confronto ed è calato il silenzio, fino a pochi giorni fa, quando l’esponente del Pd, capogruppo in consiglio comunale, ha di nuovo rotto gli indugi, lasciando il tavolo ed ufficializzando la propria candidatura a sindaco, con o senza il partito. Dopo la fuga di notizie sulla probabile candidatura a sindaco del magistrato Franco Gaudieri e sul pseudo accordo Topo-Cesaro, sul Pd poi è calato di nuovo il silenzio. Francesco Mastrantuono 37 anni, professionista stimato e figlio d’arte, segna già il passo insieme a Guarino, di una campagna elettorale ogni giorno più accesa.

Alla fine niente primarie, come l’ha presa?

Come vuole che l’abbia presa, me lo aspettavo. Era nell’aria. Io resto dell’idea che le primarie sono un grande strumento democratico di scelta politica. È nel Dna del mio partito. Sono certo che avrebbero unito di più la coalizione. Qualcuno invece è convinto che avrebbe aumentato le divisioni, facendo riferimento al caso Napoli. Io ho risposto che ci sono anche i casi Firenze e Bologna, dove le primarie hanno avuto un grande successo e si sono confermate come miglior metodo per la scelta del candidato a sindaco.

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Perché ha lasciato il tavolo ed ha manifestato la volontà di candidarsi?
In un primo momento mi hanno chiesto di fare un passo indietro. Si è aperta la fase di confronto a cui lei faceva riferimento, ma al tavolo ho visto pezzi della politica di centro-destra e a quel punto ho deciso di candidarmi.

A cosa si riferisce quando dice che al tavolo ha visto “pezzi della politica di centro-destra”?
Ad esponenti politici di centro-destra che non stanno con Guarino.

Chi?
Non conosco i nomi, ma posso dire che il “progetto” avrebbe avuto anche il sostegno di quella parte di centro-destra che non sostiene Guarino.

Immaginiamo di capire a chi si riferisce. Potrebbe essere più esplicito?
Non è una questione di nomi, ma è il progetto che non è di centro-sinistra e che prevedeva l’isolamento e perfino l’esclusione di quella parte del Pd (la nostra) impegnata attivamente nel rinnovamento della politica. In sostanza contro me e Mario Molino e più spostata a destra.
Mi candido per difendere il Pd che vorrebbe andare al suicidio. Rivendico un’appartenenza “pura” al Partito. Gli altri sono ancora legati agli schemi precedenti al Pd. È l’area Napoli Nord del Partito ad aver sostenuto tutte le iniziative che sono state promosse sul territorio.

Lei dice di sentirsi “puramente” del Pd, poi si candida senza il suo partito. Come se lo spiega?
Non me lo spiego. Per questo abbiamo lasciato.

Pensa che nel Partito sia in atto un tentativo di delegittimare la sua posizione e quella del movimento Napoli Nord?
Io non mi spiego perché il Partito non abbia mai voluto valorizzare questa risorsa. Ha guardato sempre con diffidenza le nostre iniziative, mentre i fatti hanno dimostrato che proprio le nostre idee hanno contribuito a valorizzare il Partito e le “teste” del Partito, non le “tessere” che non ci hanno mai appassionati.
Nel Pd, anche nazionale, c’è un conflitto generazionale, c’è ancora chi ragiona con schemi vecchi, a differenza dei Rottamatori che invece credono al progetto vero del Pd. Gli stessi componenti provenienti dai partiti che poi hanno dato vita al Pd, sono ancora legati agli schiarimenti di appartenenza di origine. Noi invece vediamo solo il Pd e non più l’ex Margherita e gli ex Ds, ecc…

Da quali partiti e liste è composta la coalizione che la sostiene?
Movimento Napoli Nord, Idv, Sel, Verdi e Socialisti. Come vede, sono tutti partiti di sinistra, senza nessun allargamento al centro destra.

E il Pd?
Aspetto di capire cosa farà: se vuole fare il Pd o qualcosa di diverso.

Ha un programma politico per Villaricca?
Già nello scorso novembre, quando proposi la mia candidatura alle primarie, illustrai il programma sul quale ho sempre lavorato.

Solo un breve accenno…
Centro storico: parcheggi di Piazza Gramsci e Borgo Panicocoli; riorganizzazione della macchina comunale valorizzando il personale e completando i concorsi in essere; politiche del lavoro: strutture pubbliche affidate a cooperative di giovani; Puc: favorire insediamenti produttivi locali; Isola ecologia a Torretta Scalzapecora (Villaricca Due, ndr); Villaricca on-line: copertura integrale Wi-Fi del territorio, già nel 2006 ci siamo impegnati per dotare la villa comunale del Wi-Fi e il progetto ha avuto grande successo; Palazzo Baronale luogo per eventi periodici: convegni, incontri, aperitivi, ecc…

Cosa farebbe nell’immediato se venisse eletto?
Sbloccherei i fondi per il parcheggio di Piazza Gramsci e completerei i concorsi al Comune.

Cosa ha in mente per “Villaricca Due” o meglio per “Torretta Scalzapecora” come a lei piace definirla?
Innanzitutto ho in mente di nominare un assessore ad hoc. Istituirei un presidio fisso del Comune, non solo burocratico, ma anche e soprattutto politico. Chiamarla semplicemente “Villaricca Due” non ha senso, il nome “Torretta Scalzapecora” riconosce a questo territorio una sua storia. Mi impegnerò affinché Torretta Scalzapecora si riappropri della sua identità.

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