Mano pesante del giudice sportivo nei confronti di Mario Moxedano, squalificato fino al 31 dicembre dopo il turbolento finale di partita con il Trapani. Il patron del Neapolis, che domenica aveva rassegnato le proprie dimissioni in polemica con gli organi federali, aveva “rivolto espressioni ingiuriose verso l’assistente arbitrale e frasi ingiuriose verso gli addetti federali e il presidente della Lega”. La replica del massimo dirigente biancazzurro non si è fatta attendere: “Una squalifica sproporzionata e ingiusta – attacca Moxedano – Questa decisione non solo vieta a un tesserato, nonchè presidente, di esprimere il proprio disappunto, ma lede ,uno dei diritti fondamentali quale la libertà di espressione e di parola”.
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