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lunedì, Luglio 1, 2024
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Qualiano. Masseria del Cardinale nel degrado

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Ad oggi, la Masseria del Cardinale versa in condizioni pietose, non solo perché precaria, fatiscente e quasi prossima al crollo, ma anche perché divenuta il luogo di deposito dei più svariati tipi di rifiuti, che infestano, tra l’altro, quasi tutta la campagna circostante, restituendo, a qualunque osservatore si trovasse nella zona, uno scenario di tristezza e desolazione a dir poco sconcertante.

Già Giovanni Sabatino, in un articolo di Abbiabbè del 7/15 Aprile del 2007, facendo riferimento alla Legge Regionale n°26 del 18/10/2002, che “detta le norme e gli incentivi per la valorizzazione dei centri storici della Campania, nonché la catalogazione dei Beni Ambientali di qualità paesistica”, e, specificamente, all’art.1 di suddetta legge, ove “si auspica la disciplina degli interventi alla facciate degli edifici di interesse storico e in generale delle cortine dei centri antichi al fine di ridurre il degrado ormai diffuso ed avanzato”, richiamava l’attenzione al progetto di recupero della Masseria del Cardinale, al fine di trasformarla in “Museo della Civiltà contadina”, progetto, tra l’altro, proposto in qualità di consigliere comunale già nel 1993; e, inoltre, indicava che, con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n° 376 dell’11/06/2003, “è stato emanato il regolamento di attuazione della legge regionale n°26/2002 che regolamenta le azioni programmatiche di competenza dei comuni e dei loro consorzi per l’accesso alle agevolazioni e ai contributi previsti”.

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Soltanto nel marzo di quest’anno la questione della Masseria del Cardinale è tornata alla luce, in virtù dell’intervento dell’Ing. Luigi Pianese, tecnico progettista per il recupero e la ristrutturazione della struttura, nel quale egli sostiene che “la Masseria del Cardinale cade a pezzi e nessuno fa nulla” e soprattutto che “nell’ultimo Piano Triennale delle Opere Pubbliche il progetto è scomparso”, rivolgendo infine un appello all’amministrazione comunale affinché essa si impegni a “ripristinare l’opera e ad avviare immediatamente nuove attività per tutelare non solo quello che rappresenta un emblematico manufatto la cui valenza è stata riconosciuta a livello nazionale, ma anche iniziative per tutelare l’identità di un territorio che ha purtroppo ben pochi punti di riferimento culturale”.

Non è mancata la risposta del sindaco di Qualiano, Salvatore Onofaro, il quale, oltre ad affermare, con un pizzico di spregiudicatezza, che “potrebbe trasparire dall’articolo (dell’Ing. Luigi Pianese, ndr) più un interesse personale del progettista che un vero e proprio amore per il patrimonio edilizio rurale del nostro territorio”, e a bollare come “falsa” l’ipotesi che il progetto sia stato cancellato dal Piano Triennale, si è limitato a ribadire l’insufficienza delle risorse economiche e finanziarie del Comune per la realizzazione di un progetto di tal genere.

Restano, quindi, allo stato dei fatti, da un lato, le voci di quanti propongono con impegno e serietà iniziative concrete atte a riscattare un territorio sempre più martoriato da un’incuria e un’inciviltà latenti a livello locale e da una crisi ambientale senza precedenti a livello generale; dall’altro, le difficoltà materiali e strutturali e l’impotenza soprattutto in termini economico-finanziari delle istituzioni, indici di una fase di pericoloso stallo politico-amministrativo.

In tutto ciò la Masseria del Cardinale, struttura dall’alto valore artistico e architettonico, e per questo parte fondamentale del patrimonio storico e culturale del nostro paese, sembra non avere più la forza di implorare aiuto.

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