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POLIZIOTTO REAGISCE ALLA RAPINA: GRAVE BANDITO DI MELITO

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MELITO. Tenta di rapinare un poliziotto in borghese, ma questo reagisce e gli spara. Ora il malvivente è in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni Bosco. Il fatto è successo ieri sera intorno alle ventidue sul raccordo autostradale all’altezza dello svincolo che porta da un lato a Casoria e dall’altro ad Avellino. Il ferito si chiama Alessandro Sinagra, ha 27 anni, è di Napoli, ma è residente a Melito e ha precedenti penali per furto e rapina.
Questi i fatti, così come sono stati raccontati dall’agente ai colleghi della squadra mobile che ha condotto le indagini con la guida del vicequestore Andrea Vitalone. Poco dopo le ventidue il poliziotto, che presta servizio presso la Questura di Napoli, si trovava a bordo della sua Wolkswagen Polo ed era fermo con una donna su di un’area di servizio del raccordo autostradale. A un tratto la sua auto è stata affiancata da un’Opel Corsa dalla quale sono scesi due uomini, uno aveva una pistola in mano, mentre un terzo restava a bordo della vettura. L’agente ha subito capito che si trattava di un tentativo di rapina e proprio mentre i due banditi gli si avvicinavano, è riuscito a prendere la pistola che aveva nella cintura e ha cominciato a sparare ripetutamente, colpendo il malvivente che impugnava l’arma. Questi è riuscito, però, a salire a bordo della Polo insieme con il complice, mentre il terzo uomo metteva in moto. I tre sono riusciti a fuggire mentre l’agente è rimasto sul posto dove è stato raggiunto dagli uomini della Polstrada di Nola che sono intervenuti in prima battuta, poi è stato accompagnato in Questura dove è stato ascoltato dai colleghi. Dopo i primi rilievi non è stato difficile ricostruire la dinamica dell’aggressione.
Poco meno di mezz’ora dopo la sparatoria, al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco si è presentato Alessandro Sinagra: quattro colpi lo avevano raggiunto all’emitorace destro, e lui aveva urgente bisogno di cure. Non ha fornito spiegazioni ai sanitari sul motivo del ferimento. I medici lo hanno immediatamente ricoverato e, subito dopo i primi accertamenti, lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico che è andato avanti fino a notte inoltrata. Sinagra resta tuttora in prognosi riservata.
Agli agenti del drappello aveva mostrato i propri documenti, affermando di essere arrivato da solo in ospedale. Ma dai primi sopralluoghi risulta che le tracce di sangue appaiono improvvisamente sull’asfalto in un punto ben preciso e vicino all’ospedale. Evidentemente i complici hanno portato il ferito nei pressi del San Giovanni Bosco, scaricandolo quasi davanti al pronto soccorso e il malvivente ha poi percorso da solo gli ultimi metri. Oggi, se le sue condizioni lo permetteranno, sarà ascoltato dagli agenti della squadra mobile. Proseguono intanto le indagini e i blocchi stradali per arrestare i due complici.



24 febbraio 2004

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