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martedì, Maggio 7, 2024
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SCHIANTO, NULLA DA FARE PER UNA 22ENNE

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GIUGLIANO_ Una tremenda sbandata alle prime luci dell’alba. Un malore, una distrazione, forse un guasto. O più semplicemente l’alta velocità. Queste le possibili cause dell’incidente che è costato la vita ad Alessandra Ungaro, una giovane di 22 anni, all’uscita della tangenziale di Licola, accaduto ieri mattina poco dopo le 5. Ha trovato la morte in carreggiata, perdendo il controllo del veicolo. Un pauroso incidente che ha visto l’autovettura della ragazza, un’utilitaria grigio metallizzata, schiantarsi brutalmente contro un terrapieno. Automobilisti sopraggiunti immediatamente dopo hanno dato l’allarme. Ma quando sul posto sono arrivati i carabinieri e gli uomini della polstrada di Pozzuoli non c’era più nulla da fare: Alessandra è morta sul colpo, l’impatto non le ha lasciato scampo. Agghiacciante la scena che si sono trovati davanti i primi soccorritori: vetri in frantumi sull’asfalto, lamiere accartocciate, l’auto rovesciata su un fianco, il corpo riverso nell’abitacolo in un lago di sangue.
Sembra che tornasse da un veglione per il capodanno. Un’altra festa maledetta inesorabilmente macchiata dal lutto: l’ennesimo tributo di sangue chiesto dalle strade e un’altra famiglia lasciata con la morte nel cuore e stretta nel proprio dolore.Una serata speciale, fino alle cinque, condita da tanti auguri di buon anno, fatti personalmente, a voce o anche attraverso i messaggi del telefonino. Uno scambio di auguri e poi un arrivederci a domani. Scorre il tempo lungo il binario della memoria, della giovinezza perduta. Rimangono i secondi dei minuti e delle ore della vita spezzata. Crudelmente. Non le è servito frenare. La morte è stata istantanea. Questione di poco. Un attimo prima c’era Alessandra con il suo sorriso, le sue speranze, i suoi affetti: un attimo dopo restava una spoglia per sempre fredda e muta. Cancellata la giovinezza, distrutti i sogni, sprecato un potenziale grandissimo. Spezzato il futuro, e non solo il suo.
Resta ancora il buio fitto sulle cause che hanno portato all’incidente. C’è il massimo riserbo del magistrato circa la dinamica esatta del sinistro. Non vi sono coinvolte altre auto, né vi erano particolari condizioni di pioggia, di nebbia o di visibilità ridotta che avrebbero potuto favorire la terribile sbandata dell’utilitaria. Una supposizione, quella del colpo di sonno, tra quelle più avvalorabili: l’incidente è avvenuto infatti lungo un tratto stradale rettilineo e pianeggiante.
Un anno che comincia all’insegna del lutto. Risate e allegria che in un batter d’occhio hanno lasciato il posto alle lacrime, al dolore, alla tragedia. Una innocente giovinezza, quella di Alessandra, piegata da un destino più crudele che in pochi istanti ha falciato violentemente la sua vita .

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