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sabato, Giugno 22, 2024
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Migliaia di napoletani diventano lucani per pagare meno: Casalnuovo l’epicentro

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Come pagare meno della metà le nostre Rc-auto? A Casalnuovo e in altri comuni del Napoletano è stato possibile: falsificando migliaia di libretti di circolazione e attestati di rischio. Ma la magistratura ha scoperto questa truffa su scala industriale e ieri sono scattate le manette ai polsi di otto persone, tre delle quali sono della provincia di Napoli. La polizia stradale ha anche perquisito tre agenzie di assicurazioni, a Casalnuovo, Sant’Anastasia e Marano. Nella stessa giornata di ieri i controlli della Polstrada si sono estesi a Pozzuoli, Acerra, Melito e Potenza.
Secondo il sostituto procuratore del capoluogo lucano, John Woodcock, di origine britannica ma italiano doc, la base operativa del mega-imbroglio si trovava proprio in quel di Casalnuovo. Già, nell’affollata cittadina a nord di Napoli un gruppo di sedicenti assicuratori avrebbe fornito a centinaia di migliaia di persone altrettante assicurazioni auto a costi talmente ridotti che in quasi tutta l’Italia non possiamo nemmeno sognarli: addirittura meno di 400 euro l’anno per una berlinetta nuova di zecca. Però c’era il «trucco», e non poteva essere diversamente. «Bastava» falsificare i libretti di circolazione scrivendo che l’intestatario della Rc-auto abitasse in una qualsiasi provincia spopolata della nostra penisola, dove cioè il rischio di incidenti stradali fosse estremamente basso. Non solo. Per ridurre ulteriormente la tassa sulla responsabilità contro terzi i nostri «impavidi» assicuratori di Casalnuovo e dintorni riuscivano anche a falsificare gli attestati di rischio, abbassando gli indici fino alla prima classe. E così è capitato che, tanto per fare un esempio, analizzando migliaia di carte di circolazione, la popolazione di Potenza sia magicamente passata dagli effettivi 60 mila a oltre 150 mila abitanti. Un vero record dell’incremento demografico in questa Italia da crescita zero. Ma le compagnie di assicurazione a questo punto proprio non ne hanno potuto più e si sono rivolte al giudice Woodcock, che dopo alcuni mesi di indagini serrate ha scoperto il giochetto: si tratta di una vera truffa ai danni delle compagnie e dello Stato per un ammontare complessivo di tre milioni di euro, almeno secondo quanto accertato finora, ma pare che la cifra sia destinata ad aumentare di molto. Woodckock ha fatto sequestrare migliaia di libretti di circolazione insieme con una montagna di attestati di rischio. Quindi sono scattati gli arresti, fatti eseguire all’alba di ieri dalla Polstrada di Campania e Basilicata. Altre quaranta persone sono indagate per concorso in truffa aggravata e continuata e associazione per delinquere. Sempre secondo quanto accertato dagli inquirenti, gli assicuratori potevano contare su una rete di complici che si estendeva non solo a Potenza ma pure a Rovigo, Alessandria, Latina, Pescara e Foggia. L’operazione della Procura di Potenza, soprannominata «Insurance», ha portato al sequestro di migliaia di documenti che sono ancora adesso al vaglio degli investigatori per cui non si escludono clamorosi sviluppi.

PINO NERI – IL MATTINO 19 MARZO 2004

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