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venerdì, Marzo 29, 2024
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Coppa Italia: Juventus battuta. Gli azzurri vincono per 2 reti a 0. E la festa ha inizio

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La festa è cominciata. allo scadere del 95′ è scoppiato il delirio. Tifosi in festa a Napoli e provincia. Caroselli nelle strade. Clacson e cori da stadio. Nella storica finale di coppa Italia, il Napoli ha battuto la Juve campione d’Italia per 2 reti a 0. Gol dal dischetto di Edinson Cavani e rete di Hamsik su assist di Pandev. Le immagini della festa partono dallo stadio Olimpico di Roma. Un successo meritato per gli uomini di Mazzarri, a segno nella ripresa con Cavani su rigore e con Hamsik. Quarta Coppa in questa competizione per il club partenopeo, che torna a vincere dopo l’ultima vittoria nel 1987 (andata e ritorno contro l’Atalanta), e primo trofeo dell’era De Laurentiis. Si ferma, dunque, l’imbattibilità della Juve scudettata, costretta a rinviare l’appuntamento con la decima Coppa Italia. I bianconeri chiudono con un uomo in meno per l’espulsione di Quagliarella, e con un po’ di amarezza negli occhi di Del Piero, alla sua ultima con la maglia della ‘Vecchia Signora’. Lacrime, ma di gioia, per il ‘pocho’ Lavezzi, forse anche lui all’ultima con il Napoli.

La prima emozione dal campo arriva, invece, da Zuniga il cui colpo di testa, dopo appena due minuti di gara, trova pronto Storari alla respinta. E’ il segnale di un Napoli molto più intraprendente rispetto alla Juve nella prima fase di partita. Gli uomini di Mazzarri manovrano in velocità, cercando di sorprendere la difesa bianconera con i rapidi scambi tra i tre ‘tenori’ Hamsik, Lavezzi e Cavani. Proprio il ‘matador’ viene fermato sul filo del fuorigioco, pronto ad involarsi verso la porta avversaria. Poco dopo è Lavezzi a non sfruttare al meglio una buona occasione in contropiede, tirando al lato.

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Ma la Juve non resta a guardare e si fa subito pericolosa. Al 19′ arriva la prima risposta con un tiro dal limite di Marchisio sul quale è attento De Sanctis. Sfiorato il gol, i bianconeri si rianimano, e cominciano a presentarsi con maggiore insistenza nell’area del Napoli che, al contrario, non attacca più con la stessa efficacia. La Juve resta in avanti, e Borriello ci prova con un sinistro dalla distanza che si spegne al lato. Poi proteste bianconere per un contatto tra Aronica e Marchisio in area di rigore, e per un paio di interventi duri ai danni di Pirlo non sanzionati dall’arbitro Brighi. Juve ancora pericolosa nel finale di tempo con una punizione di Del Piero respinta da De Sanctis. Il Napoli torna pericoloso in avvio di ripresa, ma non sfrutta un buon contropiede con Dzemaili, bravo ad arrivare sul fondo ma meno al momento di crossare in mezzo.

La gara, comunque, resta piuttosto nervosa, con molte proteste da una parte e dall’altra e con poche azioni da gol. Al 63′, però, arriva l’episodio che sblocca la partita: da rimessa laterale palla per Cavani che spizza di testa per Lavezzi che scappa alla difesa juventina e viene atterrato da Storari in uscita. Giallo per il portiere e rigore per il Napoli che Cavani trasforma senza esitazioni. Sotto di un gol Conte decide di cambiare, e inserisce Pepe e Vucinic per Lichtsteiner e Del Piero per una Juve super offensiva. I bianconeri si riversano nell’area azzurra, e vanno vicinissimi al pareggio con una conclusione di Bonucci sulla quale De Sanctis si fa trovare ancora pronto. Mazzarri vuole evitare di chiudersi troppo, preferendo forze fresche in avanti con Pandev che prende il posto di un esausto Lavezzi. Conte risponde con l’ultimo cambio a disposizione: l’ex azzurro Quagliarella che rileva Borriello. Subito la Juve torna pericolosa con Pepe ma il Napoli riesce a salvarsi e a tenere sull’assalto bianconero. Appena possibile, poi, gli azzurri provano a sfruttare gli spazi lasciati a disposizione dagli avversari.

Proprio su una ripartenza, arriva all’83’ il colpo del 2-0, e del ko da parte del Napoli. Pandev, lanciato in profondita, è bravo a servire Hamsik che con il suo destro non lascia scampo a Storari. E’ la rete che fa espoldere di gioia la curva napoletana, e che chiude definitivamente la partita. La Juve, infatti, non riesce a reagire e, anzi, resta anche in dieci per una sciocchezza di Quagliarella che rimedia il rosso per una gomitata ad Aronica.

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