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domenica, Giugno 30, 2024
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SI RIBALTA CARRELLO, MUORE A 16 ANNI SUL LAVORO
Villaricca, trasportava materiale ferroso

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VILLARICCA. Tragico incidente sul lavoro: si ribalta un carrello elevatore, muore l’operaio alla guida. Aveva solo sedici anni. Il tragico incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri all’esterno di un deposito di Via Torino, alla periferia di Villaricca. Paolo Alard, 16 anni compiuti l’inverno scorso, era alla guida di un carrello elevatore e stava trasportando materiale ferroso nel deposito dell’azienda «Punto Inox», che si occupa della commercializzazione di accessori in alluminio per cucine.
Il ragazzo, che risiedeva ad Arzano, fino a qualche settimana fa frequentava l’istituto tecnico per ragionieri di Casavatore. Probabilmente, chiusa la scuola, aveva deciso di lavorare all’interno del deposito per mettere da parte un po’ di soldi. Per cause non ancora accertare, probabilmente una manovra incauta, il carrello si è ribaltato. Il ragazzo è stato sbalzato fuori dalla cabina di guida e stritolato da una delle travi poste a protezione dell’autista, per evitare che possa essere schiacciato dal carico.
Il primo a intervenire in soccorso del sedicenne è stato il padre, richiamato dal rumore. Infatti la famiglia del giovane abita proprio accanto all’azienda. L’uomo vedendo il ragazzo privo di sensi, bloccato dal carrello, che gli schiacciava il torace, ha tentato di sollevare il mezzo da solo per liberare il figlio. Senza riuscirci. Richiamati dalle sue grida disperate, sono quindi accorsi alcuni operai che, con molta fatica e dopo non pochi tentativi, sono riusciti a sollevare il «muletto» quel tanto che bastava a tirar fuori il 16enne. A questo punto, è stato chiesto l’intervento di un’ambulanza. Viste le gravi condizioni del ragazzo, il padre ha, però, deciso di non attendere l’arrivo dei soccorsi, conducendolo lui stesso, con la propria auto, presso l’ospedale «Santa Maria delle Grazie», di Pozzuoli. Qui Paolo è giunto, però, oramai agonizzante. I medici hanno tentato disperatamente di salvarlo, il cuore del giovane si è, però, fermato pochi minuti dopo l’arrivo in ospedale.
Sull’accaduto è stata avviata un’inchiesta coordinata dalla Procura dei Minori e affidata agli agenti del commissariato di Giugliano, diretti dal vicequestore Fiorillo.
Gli investigatori hanno immediatamente avviato le indagini, sentendo sia i titolari della ditta che i familiari del ragazzo. Gli agenti hanno anche interrogato gli operai al lavoro presso il deposito ed i primi soccorritori, per chiarire sia l’esatta dinamica dell’incidente che i motivi della presenza del ragazzo all’interno del deposito alla guida del carrello elevatore. Una prima ricostruzione operata dagli agenti del commissariato di Giugliano autorizzerebbe a pensare che il ragazzo lavorasse all’interno del deposito con la mansione di cartellista. La morte del 16enne sarebbe riconducibile, dunque, a un incidente sul lavoro. Un’ipotesi, questa, negata con forza sia dalla famiglia della vittima che dai titolari dell’azienda, che sostengono che il ragazzo abbia tentato di spostare il carrello per poter giocare a calcio.
Paolo si sarebbe recato in via Torino per far visita al fratello, che abita in un appartamento che si trova proprio sopra al deposito. Il ragazzo, stando alle dichiarazioni dei familiari, sarebbe sceso giù in cortile per tirare un po’ di calci a un pallone, trovando, però, lo spazio dov’era solito giocare occupato dal carrello. A questo punto, avrebbe deciso di spostarlo, come aveva già fatto in precedenza altre volte.



ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO 22 GIUGNO 2004

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