28 C
Napoli
sabato, Giugno 29, 2024
PUBBLICITÀ

Licola, finita a coltellate lite fra ragazzi

PUBBLICITÀ



di ANTONIO POZIELLO



Giugliano.
Tre feriti, di cui uno in gravissime condizioni, con la perforazione di un polmone, è il bilancio di una lite scoppiata tra due minori che ha poi coinvolto i familiari di entrambi. Raffaele Reazione, 40 anni, è ora ricoverato al Cardarelli. Le sue condizioni sono gravissime. Per i medici è fuori pericolo, ma la prognosi è, però, ancora riservata. Se la caveranno in pochi giorni gli altri due. L’indagine sulla rissa è affidata agli agenti del commissariato di Giugliano, diretti dal vicequestore Fiorilo, che con non poche difficoltà sono riusciti a ricostruire quanto è accaduto. La lite ha visti coinvolti due nuclei familiari, residenti nel medesimo stabile, in Via Licola Mare. Motivo e dinamica sono fin troppo banali: un graffio al motorino, il solito amico che anziché farsi gli affari propri corre a riferire al proprietario che a rigare lo scooter è stato quello del piano di sopra.
A dar vita alla lite è D.S., 17 anni, precedenti per ricettazione. Affronta U.R., 16 anni ed un curriculum criminale di tutto rispetto, che va dalla rapina alla ricettazione ad altro ancora. D.S. inveisce contro U.R., minacciandolo. Quest’ultimo, che è sottoposto alla misura cautelare della permanenza a casa, l’equivalente degli arresti domiciliari, era affacciato al balcone con la madre e si limita a reagire verbalmente, poi rientra in casa e vi rimane. D.S. non si arrende, qualche ora dopo, si nasconde ed attende che il 17enne esca. Anziché il ragazzo, si trova, però, di fronte il fratello 18enne ed il padre di quest’ultimo, Mario e Raffaele Reazione, il secondo pregiudicato. D. S. alla vista dei due comincia ad inveire, provocando la reazione di Mario. D.S. ha la peggio e scappa. Nella tarda serata la scena si ripete. D.S. rincasa e si trova di fronte Mario Reazione: la lite riprende. Ancora una volta è D.S. ad aver la peggio.
Richiamati dalle grida dei due ragazzi, intervengono però i congiunti dell’uno e dell’altro. Da un lato i Reazione: Mario, U., ed il padre, Raffaele; dall’altro i Santaniello: D., il padre Ciro e lo zio, Antonio Nespoli, tutti pregiudicati. Volano schiaffi, calci e pugni. All’improvviso, D.S. tira fuori un coltello e si avventa sui Reazione con l’intenzione di ammazzare Mario e U.. Il primo a reagire è lo zio, Antonio Nespoli, che tenta di fermare il ragazzo e disarmarlo: il tentativo gli costerà una coltellata alla spalla. Immediatamente dopo ci prova Raffaele Reazione, che si busca pure lui due coltellate, infine ci prova anche il padre del ragazzo, Ciro Sant’Aniello, che rimedia una coltellata. Immediatamente dopo, resisi conto della gravità delle condizioni di Mario Reazione, chiedono l’intervento di un’ambulanza. L’uomo è dapprima ricoverato all’ospedale di Pozzuoli, poi vista la gravità delle condizioni al Cardareli. La polizia ha ora arrestato Nespoli, Ciro Reazione e Mario Reazione, che è piantonato in ospedale, denunciando a piede libero i tre ragazzi.



IL MATTINO 9 LUGLIO 2004

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Inchiesta sul clan Contini, subito fuori il reggente Gennaro De Luca

Prima, significativa crepa nell’ultima inchiesta sul clan Contini. Gennaro De Luca detto ‘o muntat, indicato come il reggente del...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ