Giugliano. L’assassino ha agito come in preda a un raptus; forse nel corso di una lite. E con una bastonata alla testa – l’arma non è stata ritrovata – ha ucciso Benito Paudice, un pensionato di 65 anni, ritrovato ieri mattina dai carabinieri della compagnia di Giugliano nelle campagne di Varcaturo. L’anziano mancava da casa da sabato pomeriggio. I figli e la moglie lo avevano atteso per alcune ore; poi avevano deciso di uscire a cercarlo. Ma forse Paudice era già morto, là, in un campo poco distante dalla sua abitazione in viale dei Pini Sud.
L’uomo, in passato dipendente delle Poste era riverso in una pozza di sangue, una vistosa ferita al capo, inferta con un pesante corpo contundente, forse un bastone di metallo acuminato. Il cadavere è stato rinvenuto dall’equipaggio di un’autoradio della stazione di Varcaturo poco prima delle 8 di ieri. I carabinieri erano stati allertati poco prima dalla telefonata del proprietario di una villetta prospiciente il campo che aveva notato il corpo riverso sul terreno. Sul posto sono immediatamente giunti gli uomini del reparto investigativo della compagnia, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, che, supportati dai colleghi della scientifica, hanno passato al setaccio il podere all’interno del quale è stato trovato il cadavere alla ricerca di tracce lasciate dall’assassino e dell’arma del delitto. I carabinieri hanno repertato alcune orme; hanno anche individuato lungo la via d’accesso i segni lasciati dai pneumatici di alcune auto.
Nel passato del pensionato non sembrerebbero esservi ombre. Incensurato, nessun legame con la criminalità organizzata o comune, non sono ancora emersi elementi tali da motivare l’assassinio del pensionato. Gli investigatori non escludono che l’uomo che ha ucciso possa aver agito in preda a un raptus e che possa trattarsi di qualcuno che la vittima conosceva bene e con il quale potrebbe essersi allontanato da casa. La morte sembrerebbe, infatti, essere avvenuta tra la tarda serata di sabato e le prime ore del mattino di domenica. L’inchiesta è coordinata dal pm Alessia Natale, su disposizione della quale ieri i militari hanno a lungo sentito i familiari dell’uomo, alcuni conoscenti e i vicini, nella speranza di raccogliere elementi utili alle indagini.
ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO 2 AGOSTO 2004
