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sabato, Giugno 29, 2024
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«ADDIO A GIUSEPPE E SONIA,ORA CORRONO SULLE NUVOLE DI DIO»
Schianto in scooter. I funerali dei due fratelli di Licola

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GIUGLIANO. Una folla commossa ha salutato ieri mattina Giuseppe e Sonia Russo, i due fratelli di Licola morti in seguito ad un terribile schianto con lo scooter. I funerali sono stati celebrati nella chiesa di San Luca, a Varcaturo. La piccola parrocchia era già piena alle 11, quando le bare sono arrivate a Giugliano. Straziati dal dolore i parenti, commossa la folla che si è stretta intorno.

«Morire così giovani è qualcosa che non si può accettare», commentano gli amici. Sedici anni lui, quattordici lei: vittime di un incidente mortale che da martedì ha gettato un’intera città nel dolore. Sono centinaia gli amici giunti nella chiesa già dalle prime ore del mattino. Piangono, sfiorano le bare che si dirigono verso l’altare e pregano per quei ragazzi che non dimenticheranno mai. Composto il dolore dei genitori. Papà Enrico, accasciato sul fianco destro, viene sorretto da un parente. Accanto, la disperazione di mamma Anna e l’angoscia dei parenti che quei ragazzi li conoscevano fin da bambini. E poi il pianto, inconsolabile, di Alessandra, 14 anni anche lei, gemella di Sonia. In casa Russo è ora l’unica figlia. Don Antimo Meles, viceparroco della comunità, cerca di trovare le parole di conforto e fede per una famiglia distrutta. «La morte ce li ha strappati mentre giocavano, correvano, si divertivano. Il loro è stato un passaggio ad un mondo migliore. Adesso corrono sulle nuvole di Dio, e dall’alto ci guardano. Bisogna pregare per loro e per i loro familiari, e trovare conforto nella fede». Si sentono giovani voci rotte dal pianto, quando don Meles riprende la parola, rivolto ai genitori: «I vostri ragazzi vi chiedono di stare vicini ad Alessandra: non lasciatela sola, amatela come avreste amato loro». Tra i banchi è un unico abbraccio tra fratelli, cugini, nipoti, compagni di scuola, vicini di casa. La folla che partecipa alle esequie è composta soprattutto da giovani. In chiesa ci sono gli amici del quartiere, tutti nati e cresciuti a ridosso di via Masseria Vecchia, alle spalle del Magic World, un rione di periferia dove tutti conoscono tutti, e dove l’amicizia è ancora un valore importante. «Giuseppe e Sonia erano conosciuti da chiunque. Non li dimenticheremo mai», dice un vicino un casa. La cerimonia termina poco dopo le 13. Le bare dei fratelli Russo escono a fatica tra gli applausi della folla che si è accalcata in strada. I feretri vengono poi trasportati al cimitero di Fuorigrotta, non prima di un ultimo saluto dinanzi alla casa di Licola.

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Intanto, sul luogo dell’incidente, tre giorni dopo la tragedia l’asfalto è ancora macchiato di sangue. I ragazzi si avvicinano per guardare. Molti arrivano in moto, senza casco. Il Liberty guidato dal 16enne è finito contro un muro di cinta di via Grotta dell’Olmo poco dopo le 20 di martedì scorso. Lo schianto, tremendo, ha lasciato sull’asfalto i sogni e le speranze di Giuseppe, spegnendo quelle della sorella qualche ora più tardi nel reparto di rianimazione dell’ospedale la Schiana di Pozzuoli. A terra c’era un solo casco.



IL MATTINO 21 AGOSTO 2004

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