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giovedì, Maggio 23, 2024
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LA CAMORRA NON ARRETRA: UN NUOVO AGGUATO A MELITO
Colpito un giovane di 22 anni: è grave

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MELITO. La guerra di camorra a Napoli non si ferma. Nonostante la vasta operazione anticrimine compiuta nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine nel quartiere di Scampia, continuano gli agguati. Un uomo è stato ferito nella tarda serata di venerdì da colpi di arma da fuoco in via Arno, a Melito, nell’hinterland settentrionale di Napoli al confine con il rione Scampia, dove è in corso la faida camorristica per il controllo della droga. L’uomo è stato trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco dove è stato sottoposto ad un’operazione. Il giovane è stato colpito da un proiettile alla testa, con fuoriuscita di materia cerebrale.

Il ferito nell’agguato è Giovandomenico Piscopo, 22 anni, di Arzano, centro dell’ entroterra a nord di Napoli, non lontano dalla periferia nord della città. Piscopo ha precedenti penali di scarsa entità. La polizia sta cercando di ricostruire suoi eventuali collegamenti con i clan. Gli investigatori, al momento, non collegano il ferimento del giovane alla faida in atto nei quartieri di Secondigliano e Scampia ma luogo, tempi e modalità dell’agguatolascerebbero pensare ad un nuovo episodio dello scontro interno al clan Di Lauro.

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Camorra, due incendi dolosi per faida nel clan di Lauro



Ancora due incendi dolosi nella notte nella lotta nell’ambito della faida nel clan Di Lauro di Scampia mentre alla base di un terzo rogo, ai danni di un negozio, ci sarebbe una possibile intimidazione del racket.
Il primo incendio è stato appiccato poco prima dell’una ad un’abitazione di via Maiella a Scampia di proprietà di un pregiudicato di 28 anni. Le fiamme appiccate da ignoti hanno distrutto la porta d’ingresso e danneggiato le pareti interne dell’aibtazione, disabitata, di Salvatore Mele, con precedenti penali.

Un altro incendio si è verificato alle 2,30 in via Primo Maggio nell’abitazione di Patrizia Cimmino, vedova del pluripregiudicato Andrea Maisto, in vita ritenuto dai carabinieri affiliato al clan Di Lauro e madre di Stefano Maisto, morto il 10 novembre scorso in un agguato di camorra. Le fiamme, appiccate nel cortile dell’abitazione, hanno distrutto pezzi di legno e sedie che si trovavano nel giardino.

Il terzo incendio, infine, ha riguardato la serranda di un negozio di bomboniere di Melito ma l’episodio non sarebbe inquadrabile nella faida di camorra in atto sul territorio

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