I vertici locali del PD si scagliano contro il commissario cittadino del circolo, Peppe Russo, con una nuova missiva inviata ai vertici provinciali e regionali. Nel mirino, ancora una volta, il metodo delle imposizioni che, secondo i dirigenti, ha portato ad un’ulteriore spaccatura del partito, generando lacerazioni interne difficili da sanare: «Il commissariamento doveva essere lo strumento del Pd provinciale per riportare serenità nel Partito Democratico scrivono nella nota i dirigenti locali -. Il commissario Russo è riuscito a far piombare il Pd nel caos più assoluto: decidendo nelle stanze chiuse, alimentando e giocando sulle divisioni interne, bruciando tutti i tentativi unitari e ora addirittura dichiarando alla stampa e non agli organi inquirenti un presunto “clima opaco”. L’unica cosa opaca in questo momento – proseguono – è la sua azione politica indirizzata solo a garantire gruppi di potere interni al partito e non gli iscritti e i dirigenti che non appartengono a nessun capobastone. È chiaro a tutti perché è arrivato a queste decisioni ed è stato un errore senza precedenti nominare un commissario strumento di parte. Chiediamo la sua immediata rimozione e la nomina di una commissione di garanzia ad horas per salvare il salvabile e ristabilire la democrazia nel circolo Pd di Giugliano». La lettera inviata alla segretaria regionale Assunta Tartaglione e al segretario provinciale Venanzio Carpentieri è firmata dal segretario del circolo Giuliano Quaranta, dal vice segretario Pasquale Casoria, dal tesoriere Vincenzo Mauriello, dal membro della commissione di garanzia Gaetano Coppola e dal responsabile dell’organizzazione Vincenzo Galiano.
Giugliano. I vertici del PD si scagliano contro il commissario Peppe Russo
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