IL NETTARE DI VIRGILIO IN UN VIGNETO DI LICOLA
Con gli studenti dell’istituto agrario «Filippo Silvestri»

LICOLA. Sono partiti dalla lettura dei classici latini, hanno studiato Virgilio, Columella, Orazio e Plinio per cercare i vitigni tipici dei Campi Flegrei così gli studenti dell’istituto agrario «Filippo Silvestri» di Licola hanno riscoperto ben 52 diverse varietà di viti, quelli tipici dell’area flegrea. Li hanno coltivati creando così un vigneto unico in Campania. Si è aperta così ieri la terza edizione di «Vite Aminea flegrea», voluta dal dirigente scolastico Federico Tomei. La manifestazione ha visto la partecipazione di centinaia di ragazzi oltre agli studenti dell’Agrario infatti sono stati coinvolti nel progetto anche i ragazzi del magistrale «Virgilio» di Pozzuoli e dell’istituto alberghiero «Petronio» di Monterusciello che hanno preparato, per l’occasione dolci e piatti tipici. «La varietà dei vini della nostra zona erano tantissimi – spiega l’insegnante che ha coordinato la manifestazione, Armando Mazzei – Gli scavi archeologici mostrano quanta importanza avesse la viticoltura nella zona. Tra i più celebri vini dell’antichità c’era l’albano prodotto a Cuma, il falerno rosso e bianco prodotto sulle pendici di monte Barbaro, il trifolino coltivato sulla collina di Bellavista a Bacoli, la falanghina del monte Gauro, noi abbiamo ricercato e coltivato tutte queste viti e i ragazzi sono rimasti entusiasti». Alla festa, tenutasi ieri, è seguito un lungo dibattito sui temi dell’agricoltura che ha visto la partecipazione dei sindaci dei Campi Flegrei del direttore dell’azienda di cura e soggiorno.


ANDREANA ILLIANO – 20 MAGGIO 2005