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venerdì, Marzo 29, 2024
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«REFERENDUM ANTICOSTITUZIONALE, SI ALL’ASTENSIONE»
Calvizzano, don Ferrillo: la vita non può essere messa ai voti

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CALVIZZANO. “La vita non può essere messa ai voti. Questo referendum va boicottato”. Non usa mezzi termini don Luigi Ferrillo, storico parroco della chiesa di San Giacomo a Calvizzano. “Astenersi – dice il sacerdote – è l’unico modo per impedire l’abrogazione della legge 40”. Ragionamento lucido, il suo. “Già, perché qualora i quesiti dovessero passare, questo accadrebbe con il 51% dei consensi da parte del 51% degli italiani. Se, invece, anche una piccola percentuale di persone votassero no, si rischierebbe di far approvare il referendum con un quorum del solo 26% di consensi. E questo è anticostituzionale”.





Don Ferrillo, la Chiesa si è particolarmente mobilitata riguardo i referendum del 12 e 13 giugno prossimo. Lei cosa ne pensa della legge 40 e di una sue eventuale abrogazione?


La vita non può essere messa ai voti. Accogliere, tutelare e promuovere la vita di ogni persona e in tutte le sue condizioni e fasi di sviluppo è un imperativo morale, che ci interpella come uomini e come cristiani. Quella della vita è una faccenda troppo seria per essere affidata all’esito di un referendum. La legge 40 non è delle migliori, sia chiaro. La Chiesa non ne è affatto contenta. Ma considerando che, in caso di approvazione del referendum, la legge verrebbe completamente stravolta, la preferiamo così com’è. Non dimentichiamo che la norma approvata lo scorso anno è comunque un importante traguardo da difendere. Al contrario, il referendum vuole stravolgerla, prima di darle tempo di essere applicata, sperimentata e verificata nei risultati.



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Certo, ma il referendum è comunque uno strumento attraverso il quale la gente può esprimere la propria opinione, far pesare il proprio pensiero, insomma. Perché la chiesa sostiene l’astensione?

Nessuno nega il valore del referendum. Di per sé può essere uno strumento di democrazia, ma in questo caso è profondamente inadeguato. E per la tipologia e la complessità della materia, e per la formulazione volutamente equivoca dei quesiti che propone.



Dunque, don Ferrillo, anche lei pensa che l’unico modo per bocciare questi referendum sia l’astensione?

La Chiesa non può esimersi dall’intervenire di fronte a scelte etiche e legislative di primaria importanza come quelle che toccano la vita dell’uomo. Di sicuro l’astensione è l’unico modo per avere la certezza che, qualora i quesiti dovessero passare, questo accada con il 51% dei consensi da parte del 51% degli italiani. Se invece c’è anche una percentuale di persone che votano No, si rischia di far approvare il referendum con un quorum del solo 26% di consensi. E questo è anticostituzionale.



Padre, lei ha dato indicazioni di voto ai suoi fedeli?

Non ancora, lo farò sicuramente. La conferenza episcopale è molto esplicita in merito all’argomento, e invita tutti i sacerdoti a indicare la giusta direzione ai nostri fedeli consigliando l’astensione. Chiaramente questa non vuol essere una crociata come quelle che abbiamo condotto contro il divorzio o l’aborto.

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