VILLARICCA. «Il Referendum è una spesa inutile. Il prezzo per la vita non può costare un’altra vita». Non dispensa critiche Don Giuseppe Tufo, parroco della chiesa di “S. Francesco D’Assisi” di Villaricca. InterNapoli ha raccolto l’opinione del sacerdote, molto amato dai giovani con i quali usa parole semplici, sui quesiti referendari che saremo chiamati a votare il 12 e 13 giugno prossimi.
Don Giuseppe, la Chiesa, schierata fin da subito per l’astensionismo, ha avuto un atteggiamento “duro” nei confronti del Referendum e della legge stessa. Astenersi comunque non cambierebbe le cose, non crede?
Papa Paolo VI diceva che la politica è il più grande strumento al servizio dell’uomo. Oggi invece la politica è solo partitismo, ben lontana da legiferare secondo valori morali. Questa legge è sbagliata comunque: e l’unico mezzo per inviare un segnale di dissenso nei confronti della legge stessa è l’astensione. Votare sì o no sarebbe comunque un modo implicito per accettarla.
La Legge 40 ha l’obbiettivo di mettere ordine in una materia fino ad oggi priva di regole. Quale alternativa propone per fare chiarezza sull’argomento?
Innanzitutto bisogna fare una distinzione: se lo scopo è la ricerca scientifica, allora non è necessario manipolare l’embrione. Esistono altre strade per ottenere cellule staminali: dal cordone ombelicale, ad esempio, è possibile prelevare ciò di cui la scienza ha bisogno, ma non mi pare che se ne parli abbastanza. Il referendum non risolve nulla, è una spesa inutile che si sarebbe potuta investire nel campo della ricerca.
Quindi secondo la Chiesa e secondo lei, l’embrione dovrebbe restare fuori dalla discussione?
Ma il problema non è religioso. L’uso degli embrioni, quindi della vita, da parte della ricerca scientifica è un problema sociale. Vi è purtroppo molta distanza, nella società moderna, tra valore morale e civile. Di fronte alla vita si ferma tutto, il prezzo per la vita non può costare un’altra vita.
Continuerò a ripeterlo fino alla fine e invito tutti a partecipare al convegno sull’argomento il 5 giugno prossimo alle 18:30 qui in parrocchia.
