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sabato, Maggio 18, 2024
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«Se esco continuerò a fare questo e scendere giù nelle fogne»

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l’attività criminosa perché servono i soldi. A parlare con la figlia è Giuseppe Lubrano Di Diego il 26 novembre del 2015. Afferma che in un’altra occasione, sempre in compagnia di Rosario, avevano sentito le forze dell’ordine all’interno delle fogne di sera e erano riusciti a fuggire, mentre in occasione dell’arresto, poiché erano in tre e facevano più rumore, non si erano accorti della polizia. Ecco uno stralcio della conversazione captata dalle forze dell’ordine. Giuseppe: «Mamma mia che collera mi sono preso, anche se non ti nascondo che se uscissi oggi, stasera mi troveresti ancora li. Quello è il mio compito, questa è la mia scelta. Perché non si può vivere con 400 euro al mese».

E poi continua con la sorella Antonietta: «Siamo andati in un posto dove già lo sapevo, ti ricordi come venivo spesso a casa? Lo sapevo che potevo non tornare solo per il semplice fatto di andare a fare». Antonietta: «Eh». Giuseppe: «Perché la zona che noi siamo andati a fare, che siamo stati costretti ad andare, perché non teniamo una lira, è una zona che fanno tantissimi lavori. Allora è una zona rossa. Figurati che io già stavo preparato per l’arresto. Perché una volta già le sentimmo le guardie di sera e li evitammo. Una sera scendemmo io e Rosario per il mare, poi ci siamo portati a questo ragazzo, Ciro Mandato, insieme, per la prima volta e ci hanno arrestato proprio. Quando scendemmo io e Rosario sentimmo i rumori da lontano, ora siccome eravamo in tre, facendo più rumore, non abbiamo sentito e ci hanno visto loro a noi con i fasci di luce da lontano. Capito? Allora io lo dissi a Rosario, qua li acchiappiamo di faccia. Questa non è un’altra paranza dei buchi. Queste sono le guardie e li acchiappammo di faccia. Ci nascondemmo sotto da una parte. Se li becchiamo di faccia, dissi io, facciamo arrestare. Perché è un tentato furto, e così abbiamo fatto».

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Nella stessa conversazione,Lubrano Di Diego riferisce che mentre, con la autovettura dei carabinieri, raggiungeva la sua abitazione dove doveva essere effettuati la perquisizione, erano passati davanti al posto dove scendevano e aveva notato la presenza nei pressi della sua abitazione di Daniela Troise, la signora, evidentemente in attesa del loro ritorno. Giuseppe: «Poi quanto mi portarono a casa, passammo pure davanti al posto dove noi scendiamo. Capito? Passammo con loro al posto dove noi scendiamo che stava la signora che aspetta fuori. Che gli facciamo il rumore per aprirci la botola».

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