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mercoledì, Maggio 22, 2024
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Giugliano: fiamme nella discarica, torna l’incubo della nube tossica

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Incendi nell’area Asi di Giugliano, una zona ad alto rischio ambientale. Una bomba ecologica con la miccia perennemente accesa a causa della presenza di numerosi sversatoi (abusivi e non), di un impianto di cdr che funziona male ed appesta l’aria, di un mega-depuratore chiuso due anni fa per lo stesso motivo, e, ultimo arrivato, il cantiere di una piattaforma di 120mila mq per lo stoccaggio dei rifiuti. Un mix incandescente che esaspera i residenti, ormai da mesi sul piede di guerra per chiedere garanzie a tutela della loro salute. E, come se tutto ciò non bastasse, la discarica abusiva alle spalle del campo nomadi, è una brace perpetua. Profonda tre metri, accoglie di tutto e brucia continuamente: plastiche, elettrodomestici, gomme e carcasse d’auto e, soprattutto, contenitori di dubbia provenienza. A dispetto della salute di aria e abitanti.
La presenza del sito illegale è nota anche al ministero dell’Ambiente in quanto figura nella mappa delle discariche da bonificare. Ma questa, così come le altre, attende ancora il «ripristino dei luoghi». In più, essendo ben nascosta dalle baracche di lamiera in cui vivono i Rom, resta spesso estranea alle rivendicazioni di politici e residenti.
Due gli interventi necessari che hanno impegnato tre automezzi dei vigili del fuoco per domare le fiamme. Nel tardo pomeriggio di venerdì, e ieri mattina, quando ha ripreso a bruciare. La colonna di fumo era visibile dalla circumvallazione. Il risultato? Un odore acre e fastidioso. Disagi su disagi, in un’area dove i miasmi pestilenziali sono «routine». Gli 82 ettari dell’Asi e questo sversatoio sono la meta preferita di autotrasportatori senza scrupoli che, fidando sull’assenza di controlli e la scarsa illuminazione, vi sversano di tutto. Non si conosce la causa dell’incendio: autocombustione per il calore, oppure il tentativo di occultare dei materiali. I focolai non sono una novità. In estate è un continuo allarme per le erbacce secche e la presenza di materiali infiammabili. Intanto a Giugliano si resta in agitazione per la messa in sicurezza dell’impianto Cdr e contro lo stoccaggio.
Lunedì si riunisce la IV commissione consiliare per prendere posizione sui ritardi del Commissariato di governo che aveva promesso un piano entro il 28 maggio.

IL MATTINO 2 GIUGNO 2002

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