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giovedì, Maggio 23, 2024
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PARTE DA GIUGLIANO IL “mONNEZZA TOUR”

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GIUGLIANO – Parte il tour sulla “rotta dell’immondizia”. Oggi prende il via la lunga marcia di protesta degli ambientalisti nelle città- simbolo della nuova emergenza rifiuti. Prima tappa a Giugliano (sede del cdr di Ponte Riccio) e Acerra (dove dovrebbe sorgere il termovalorizzatore). Seguiranno nelle prossime settimane gli appuntamenti a Tufino, Battipaglia, Casalduni, Casandrino. L’obiettivo? Scongiurare nuovi sciacallaggi ai danni dell’ambiente, vittima di un sistema- rifiuti che non conosce discriminanti. “Un viaggio – spiegano gli organizzatori – sulla via delle balle di Cdr e dei camion carichi di spazzatura, tra discariche, piattaforme di stoccaggio, centri di trasferenza, impianti di cdr realizzati e mal funzionanti o da realizzare, di realizzandi impianti di termovalorizzazione”. Numerose le associazioni promotrici dell’iniziativa: Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti, Attac, Legambiente, WWF, Comitato Civico “Ponte Riccio” di Giugliano, Comitato “Aria Sana” di Parete, Mamme Antismog, Salvator Allende, Punto Giovani, Less. Aderiscono inoltre: Movimento di Lotta per il lavoro di Napoli, Comune di Sperone (AV), Comune di Parete (Ce), Fiba-Confesercenti, Cia, Comitato promotore referendum ambientali (contro inceneritori e cdr, per abolizione dell’elettrodotto coattivo). “La marcia – si legge in una nota diffusa nella mattinata di ieri – è accompagnata da tre richieste: tutele ambientali nei siti cdr, bonifica immediata delle discariche, stop ad inceneritori e cdr”. Non è un caso che il “monnezza tour” parta proprio da Giugliano. Qui, dal quartiere di Ponte Riccio, iniziarono le proteste circa tre mesi fa a causa del cattivo funzionamento dell’impianto di Cdr (centro derivato dai rifiuti), gestito dalla Fibe spa. Una protesta scaturita da numerose anomalie: le fosse di scarico colme, la mancata depressione dell’impianto, la rottura di tutte le serrandine che avrebbero evitato ai gas di entrare in contatto con l’aria, il mancato collaudo , la perdita di olio dalle tubature dall’impianto di compostaggio, la puzza insopportabile avvertita fino a Qualiano e Villaricca. Qui, nei comuni del Giuglianese, si registra un preoccupante aumento delle malattie tumorali legate all’apparato cardiocircolatorio e respiratorio; in progressivo aumento una malattia su tutte: il carcinoma polmonare.

Due gli appuntamenti per la manifestazione odierna a Giugliano. In mattinata, dalle 8:30, è previsto un presidio di tre ore davanti ai cancelli del cdr di Ponte Riccio, l’area di sviluppo industriale (Asi) della cittadina. Nel tardo pomeriggio, a partire dalle 18:00, la protesta pacifica si trasferisce in pieno centro, a piazza Matteotti. Ad Acerra l’appuntamento è alla stessa ora in piazza Duomo. “Sia a Ponte Riccio che a piazza Matteotti – si legge nel comunicato stampa – si raccoglieranno firme per la presentazione dei referendum ambientali ed in calce ad un documento preparato dal Comitato Ponte Civico Riccio; col quale – prosegue la nota – si chiedono interventi di bonifica ambientale, di monitoraggio dell’inquinamento, lo stop alla realizzazione di ogni ulteriore impianto, piattaforma o discarica, interventi per mettere fine al cattivo funzionamento dell’impianto di Cdr di Ponte Riccio”. Illustri le presenze che vi prenderanno parte: Giuseppe De Cristoforo, segretario provinciale di Rifondazione e responsabile nazionale dei Giovani Comunisti, i parlamentari campani del Prc Giovanni Russo Spena e Tommaso Sodano, i Consiglieri regionali del Prc Franco Specchio e Franco Maranta, il sindaco di Sperone (Av) Salvatore Alaia, il vicesindaco di Parete (Ce) Vincenzo Cacciapuoti, il capogruppo al Comune di Giugliano di Rifondazione Antonio Poziello, il dirigente regionale di Legambiente Raffaele Del Giudice, il responsabile territoriale del WWF Dario Palma, il presidente del Comitato Ponte Riccio Tilde Adamo, il presidente del Comitato Aria Sana Salvatore Dell’Aversana, il vicepresidente nazionale della Fiba-Confesercenti Adolfo Masullo, il vicepresidente provinciale della Cia, Gaetano Gargiulo. L’iniziativa fa scendere in campo anche don Francesco e don Massimo, sacerdoti della Chiesa di “San Matteo Stella Maris” nell’Asi. Insieme per denunciare come l’affare- rifiuti sia diventato incubo in Campania.

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