GIUGLIANO. Consumatori sul piede di guera, a Giugliano, a causa delle bollette dell’acqua.
Sono bollette per importi dai 1000 ai 1500 euro per periodi di inadempienza che vanno dal ’98 al 2005 l’oggetto della protesta che si svolgerà oggi nel comune di Giugliano in provincia di Napoli. Bollette che sarebbero derivate soprattutto dal fenomeno del ”furto di acqua” con allacciamenti abusivi da parte della Ge.se.t Italia, concessionaria del Comune di Giugliano per la riscossione dei canoni relativi al servizio idrico in città.
Al fianco di sindacati confederali e il movimento pensionati c’è la Federconsumatori regionale che in una nota denuncia: ”La gestione dell’acqua si paga e deve essere efficiente e legale non è comprensibile e accettabile che a pagarla siano solo i cittadini censiti ed onesti. E’ una questione irrisolta che si trascina ormai da troppo tempo e che ci ha gia visti impegnati nell’attività di tutela individuale dei cittadini per le illegittimità della fatturazione, che ci ha visto vincenti nelle tesi e che hanno portato il concessionario Ge.se.t. e il Comune di Giugliano a una transazione e ad una marcia indietro rispetto a quella illegittima fatturazione”.
La Federconsumatori fa notare comunque che ”quello di Giugliano è certamente un caso particolare, ma emblematico di una sofferenza generale che sul problema acqua nell’intera provincia di Napoli, dalle bollette per l’acqua potabile a domicilio alla questione dei contributi per gli enti di bonifica, dalla rete fognaria alle condotte fatiscenti, richiede una specifica e attenta programmazione finalizzata a una soluzione definitiva di un problema che incide direttamente sulle condizioni di sviluppo e di legalità”.
Tutte le scelte programmatorie, conclude l’associazione ”debbono prevedere la partecipazione dei soggetti istituzionalmente preposti e delle associazioni dei consumatori che da anni, come la Federconsumatori ha dimostrato, agiscono a tutela dei cittadini consumatori e utenti e intervengono sul problema con proposte di merito e di metodo”.
