UCCISO IN DISCOTECA: FAMILIARI VITTIMA, ERA UN BRAVO RAGAZZO

CASAVATORE. ”Ferdinando era un bravo ragazzo,
di quelli senza grilli per la testa”. A Casavatore, dove
abitava il giovane ucciso durante la lite nella discoteca ”May
Toy”, conosciuta anche con il nome ”Alter Ego”, nessuno
riesce a dare una spiegazione alla tragica morte di quel
ragazzo, alto, biondo e con gli occhi azzurri. In via ex
tramvia, dove abitano all’interno di un caseggiato di sei piani
fatto costruire dal comune per gli ex terremotati, tutti gli
amici ne parlano cone di ”un bravissimo ragazzo, gentile,
educato e rispettoso”.
Tra qualche giorno Ferdinando Liguori sarebbe tornato al
lavoro per un periodo di quattro mesi come operaio stagionale
della Magrini, un’ azienda che produce componentistica elettrica
ed elettronica. Il padre Gennaro lavora anche lui alla Magrini,
la madre Giuseppina Gallo e’ casalinga. Ferdinando era il primo
di quattro figli; in famiglia ci sono Lina, 20 anni, Salvatore,
di 18, barbiere, Carmela, di 15. Appena appresa la notizia si
sono chiusi nel dolore.
Il padre non riesce a spiegarsi come sia potuto accadere,
come il figlio possa essersi trovato coinvolto nella rissa, come
possa essere capitato li’, come sia stato possibile che qualcuno
abbia sparato proprio al suo Ferdinando. ”Ferdinando – ripete tra le
lacrime – era un bravo ragazzo, non doveva capitargli questo”.
La mamma del giovane non ha la forza di parlare. Piange,
confortata dalle figlie. La donna da qualche mese si era
praticamente trasferita all’ospedale Nuovo Pellegrini, per
assistere l’anziana madre colpita da un ictus. La donna e’
ricoverata nello stesso reparto dove Ferdinando e’ morto.
Non si spiega l’accaduto nemmeno Luigi De Blasio, il fratelo
di Luigi, il 22enne pregiudicato per droga che si trovava alla
guida della Fiat Punto ed aveva trascorso la serata con
Ferdinando. ”Era un bravo ragazzo – dice – non era uno che
usciva in cerca di guai, che andava ad infastidire la gente o al
quale piacesse litigare. Era tranquilo. Tutto questo non ha
senso. Non meritava di finire cosi’, di morire ucciso”.


(ANSA).
YZQ-IU/SIL
05-MAR-00 22:05 NNNN