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Tragico mare: tre annegati. Gli incidenti nel fine settimana a Castelvolturno, Licola e Paestum

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MARE traditore per le sue onde lunghe e le correnti invisibili, spesso reso più infido dalla scarsa esperienza di nuoto e resistenza in acqua. L’estate 2002 ha già accumulato un tragico bilancio di vittime: sei in Campania. Soltanto tra sabato e ieri, tre vittime sul litorale della regione, durante una domenica ventosa, dal tempo incerto e con un mare forza 3. A morire per cause diverse sono stati tre uomini di 20, 32 e 69 anni.
Il primo incidente è avvenuto sabato pomeriggio sul litorale domitio. Vittima un uomo che, pur non sapendo nuotare, si è buttato in acqua per tentare di raggiungere un ragazzo di 14 anni. Quest’ultimo, per le condizioni del mare, stava annegando e gridava aiuto. Angelo De Simone, 32 anni di Afragola, si è tuffato di slancio insieme ad un familiare, ma nessuno dei due è stato in grado di avvicinare il ragazzo. Sono a loro volta diventate vittime del mare. Il corpo di De Simone non è stato più trovato, mentre il suo familiare e il quattordicenne sono stati salvati da altri bagnanti. Un incidente molto simile a quello avvenuto tre settimane fa a Ischitella, ancora sul litorale domitio, dove morì un ventenne, anche lui soccorritore coraggioso ma inesperto.
A Paestum invece la seconda vittima pare sia stata causata da un malore. Alfonso Saraceno, 69 anni, si sarebbe sentito male mentre stava nuotando, morendo poco dopo nonostante il soccorso del bagnino. A maggio, sempre in provincia di Salerno, due fratelli ventenni morirono per un malore dovuto a una congestione.
Ieri pomeriggio infine a Licola la terza tragedia. Raffaele Marigliano, 20 anni, stava facendo il bagno con la fidanzata. Si erano spinti al largo, ma poi si sono accorti di non avere più la forza di rientrare. La fidanzata è stata salvata da alcuni bagnanti. Non così il ragazzo, scomparso nelle acque tra il lido dei vigili urbani e il «Tramonto», a circa duecento metri dalla riva. Nella confusione che si è creata sulla spiaggia, la guardia costiera è stata avvertita della scomparsa solo venti minuti dopo; il corpo è stato recuperato tra le proteste dei presenti.

articolo de “LA REPUBBLICA” by Irene De Arcangelis
1 luglio 2002

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