QUALIANO – Consiglio comunale al veleno ieri sera a Qualiano. Seduta sospesa e uno strascico di polemiche. L’opposizione di centrosinistra va all’attacco e frena i lavori. Il motivo dello scioglimento dell’assemblea civica? La mancata affissione dei manifesti in Municipio in merito alla convocazione del Consiglio. Sofferto l’ostruzionismo del consigliere Andrea Granata, eletto nelle liste della Margherita. “Questa gente – polemizza – è incapace di amministrare la cosa pubblica. Sindaco e Giunta non conoscono neanche le più elementari regole amministrative: i manifesti vanno affissi nelle strade e nella bacheca comunale, altrimenti niente Consiglio. La loro irresponsabilità – aggiunge – è aberrante: oggi c’erano da approvare questioni importantissime. Possibile – conclude infuriato – che non sanno nemmeno preparare il carteggio?”. La seduta ordinaria del consiglio è stata sciolta a due ore dall’inizio dei lavori. All’ordine del giorno il progetto preliminare di costruzione della Caserma dei Carabinieri nei pressi del cimitero, la variazione al bilancio annuale, la proposta di indizione di referendum riguardo la privatizzazione del servizio acqua, le approvazioni circa i progetti della nuova chiesa e del nuovo Istituto Superiore. “Dispiace tantissimo rinviare argomenti per i quali ci siamo tanto battuti – commenta il primo cittadino, Michele Schiano di Visconti (Fi). Evidentemente l’opposizione ha ritenuto meglio così. Il Consiglio – assicura – sarà riconvocato a giorni”. Ma – giurano i presenti in aula – se c’è uno che passerà alla storia da questa seduta per lo sfacelo delle concordanze è il presidente del Consiglio Comunale, Ludovico De Luca, principe dell’anacoluto e capitan reggente nella guerra ai congiuntivi.
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