10.8 C
Napoli
sabato, Aprile 20, 2024
PUBBLICITÀ

RAID IN CHIESA: RUBATA LA RELIQUIA DEL PATRONO
Giugliano, la banda in azione durante la festa religiosa

PUBBLICITÀ


GIUGLIANO. Trafugata la reliquia di San Giuliano nei giorni della festa del patrono. Ieri mattina l’amara scoperta nella chiesa di Santa Sofia. I ladri si sono introdotti nel tempio poco prima di mezzogiorno e hanno portato via l’ostensorio esposto sull’altare per essere baciato al termine delle funzioni religiose dai fedeli. Il piccolo contenitore, bagnato nell’oro e quindi di scarso valore economico, contiene un osso del santo, donato dalla Curia di Sora, città in cui sono conservate le spoglie del martire. L’osso ha sostituito quello già rubato una decina di anni fa. È la seconda volta, dunque, che dalla chiesa di piazza Matteotti sparisce una reliquia del santo, martirizzato sotto l’impero romano di Antonino Pio nel secondo secolo d.C. Ieri mattina è bastato un attimo di disattenzione del sacrestano che si è allontanato dalla chiesa, lasciando incustodito l’altare. Dieci minuti di assenza sono stati purtroppo fatali: la piccola teca è sparita. Il sacrestano è sicuro che la reliquia sia stata sottratta proprio in quei minuti: «Me ne sono accorto subito non appena sono rientrato, nell’atto della genuflessione davanti all’altare – racconta Angelo Morlando – Sono rimasto pochi secondi davanti all’immagine, poi ho lanciato l’allarme». Il tam tam tra i fedeli è stato rapido. In questi giorni la chiesa è meta dei pellegrinaggi di preghiera e le adorazioni alla reliquia e ai due simulacri del santo: uno in legno, l’altro in argento, posto su un carro e portato in processione per le strade della città. Le messe in programma sono state comunque celebrate. In questi giorni di festeggiamenti si danno il turno i parroci della forania di Aversa che si alternano sull’altare e celebrano la messa con al seguito una folta rappresentanza della propria comunità d’origine. La notizia ha provocato allarme in città, anche se la chiesa di Santa Sofia non è nuova ai furti, d’arte e religiosi. Nella notte del 31 maggio ’94 furono trafugate tre lapidi dal campanile, poi sostituite l’anno scorso da alcuni bassorilievi in marmo. Nel ’96 sono sparite quattro tele preziose, nel ’98 altre sette. Tra queste: «La caduta di San Paolo» di Giuseppe Marullo, «L’adorazione dei re magi», «La circoncisione» e «La Madonna col bambino». Nel ’98 le tele rappresentanti il martirio di San Giuliano e il martirio di Santa Sofia. «Quando si sottraggono opere d’arte e reliquie religiose – dice il presidente della Pro Loco cittadina, Mimmo Savino – si strappano via pezzi di un’identità che è difficile poi da ricostruire. Il patrimonio storico e artistico di Giugliano soffre di troppo abbandono». La chiesa, retta da monsignor Michele Pugliese, è stata realizzata tra il 1622 e il 1693.



IL PARROCO: RIDATECI QUELLA TECA

PUBBLICITÀ





Giugliano.
«Restituite la reliquia di San Giuliano alla sua comunità di fedeli. Non ha altro valore che quello religioso», dice monsignor Michele Pugliese, 80 anni, rettore della chiesa collegiata di Santa Sofia dal 1953, testimone di tanti furti d’arte nella casa del Signore. Ma la sua incrollabile fede gli impone di provare a lanciare un appello ai ladri. «Vorrei che si lasciassero andare a uno scrupolo di coscienza, da cattolici se lo sono. E dico loro: fate in modo che la reliquia ritrovi il suo posto nella cappella di San Giuliano, dove deve stare, a disposizione dei fedeli».





Ma come mai in questi giorni si trovava sull’altare?

«Si tratta di una consuetudine, viene sempre esposta in occasione delle celebrazioni in onore di San Giuliano, patrono della città. Durante le funzioni religiose, che si concluderanno lunedì, la reliquia viene adorata dai fedeli».


Che significato ha per Giugliano quella reliquia?
«La reliquia ha un alto valore spirituale e religioso, è un elemento aggregante. Sabato sarebbe stata baciata anche da monsignor Milano, il vescovo di Aversa di cui siamo diocesi».


Adesso il furto rovina a tutti la festa?
«Sì, certamente, ma si va avanti comunque con le funzioni. I fedeli rimangono devoti al santo e continueranno a pregare la statua in argento che verrà portata in processione lungo il corso Campano domenica mattina». Quante volte è stata saccheggiata questa chiesa?
«Troppe volte. Una spoliazione che insieme con le difficoltà di mantenere la struttura, stanno purtroppo disperdendo un grande patrimonio di fede e d’arte».





TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 22 SETTEMBRE 2005

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Sorpresa all’Isola Famosi, Peppe Di Napoli lascia: “Problemi fisici”

Sorpresa all'Isola Famosi, Peppe Di Napoli lascia e lo annuncia sui social. "GRAZIE A TUTTI PER IL SUPPORTO❤️ PURTROPPO PER...

Nella stessa categoria