C’è un unico filo rosso che legherebbe l’agguato fallito giovedì sera alle Case Nuove all’omicidio dell’innocente Maikol Giuseppe Russo del 31 dicembre 2015. In entrambi i casi le sparatorie sono state il frutto avvelenato del tentativo del gruppo Mazzarella-Barile, con base a Poggioreale, di riconquistare spazi criminali in altri due quartieri a Forcella e al Mercato. Così, nel primo caso, ci andò di mezzo un lavoratore al posto di un esponente dei Giuliano o dei Sibillo; nell’altro, il bersaglio designato era un uomo dei Rinaldi, sfuggito per miracolo a ben 12 proiettili esplosi contro di lui. Questa è l’ipotesi più accreditata, ma gli investigatori non escludono che si sia trattato di una stesa. Il 31dicembre 2015 i sicari del gruppo di fuoco del clan Mazzarella-Barile, partiti dal quartiere Poggioreale, spararono nel mucchio ad altezza d’uomo centrando l’innocente Maikol Giuseppe Russo. Gli investigatori hanno accertato che i malviventi utilizzarono la stessa tattica di piazza Sanità nella notte in cui fu ammazzato Gennaro Cesarano detto“Genny”: giungere a tutta velocità, sparare a raffica nel muc-chio, seminare il terrore.
Maikol ucciso per sbaglio dai killer dei Mazzarella-Barile: la pista dopo la stesa alle Case Nuove
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