MARANO. Presidiavano gli studi notarili dove si sarebbero svolte le aste giudiziarie per la vendita di immobili per impedire agli interessati di partecipare. Quattro le persone arrestate dagli agenti del commissariato San Ferdinando, coordinato dal primo dirigente Luigi Petrillo. Si tratta di Emiliano Pesce, vomerese di 30 anni, Vincenzo Iasevoli, incensurato 23enne del Vomero, Luciano Vitiello, 44enne di Secondigliano, e Vincenzo Piretti, imprenditore incensurato 53enne di Marano, considerato la mente del gruppo. L’accusa è di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso in sede di asta pubblica. Ieri gli agenti del commissariato, con il commissario Alessandro Carrillo, si sono presentati in uno studio notarile, fingendosi interessati all’acquisto di immobili a Giugliano, Arzano e Marano. I poliziotti sono stati quindi avvicinati da quattro persone che, con toni minacciosi, chiedevano spiegazioni circa le loro intenzioni ad acquistare gli immobili. Gli agenti, certi di trovarsi di fronte agli estorsori, hanno finto di non capire quali fossero le loro intenzioni, pertanto, sono andati via verso l’uscita. Giunti al portone d’ingresso dello stabile, i poliziotti sono stati avvicinati nuovamente dai quattro uomini i quali, presentandosi a nome e per conto del “clan di Marano” li hanno invitati a disertare la seduta presso il Tribunale perché loro avrebbero acquistato un appartamento nello stesso stabile, per cui non avrebbero avuta vita facile. «Siamo gente del clan di Marano. Vi conviene di fare come vi abbiamo detto, altrimenti non vi facciamo stare più tranquilli». A quel punto per i quattro sono scattate le manette.
ESTORSORI DAL NOTAIO PER BLOCCARE L’ASTA GIUDIZIARIA
Minacce agli agenti che si fingono interessati all’acquisto delle case
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