Sindaci più amati d’Italia, i dati danno ragione a De Magistris. Sorride, ma di poco, anche De Luca

Buone notizie per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Il primo cittadino, infatti, sale vertiginosamente nella classifica dei
sindaci più amati dai propri elettori stilata dall’Ipr marketing per il Sole 24 Ore. In base alla classifica stilata dall’Ente di ricerca De Magistris si piazza al quarto posto, a pari merito con un folto gruppo di colleghi, tra i quali Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, Paolo Perrone primo cittadino di Lecce e Antonio Decaro, sindaco di Bari.
Nonostante la diatriba avuta negli ultimi tempi con il noto scrittore Roberto Saviano, gli apprezzamenti per il primo cittadino di Napoli non hanno subito ripercussioni; infatti tutt’ora gode del 60% di appoggio dei cittadini partenopei.
“Il gradimento che conta è nelle strette di mano delle persone quando cammina per strada”, così ha commentato De Magistris il risultato dello studio. In base ai dati dello stesso studio, l’anno scorso De Magistris ottenne il 50,5% ed il 76mo posto. Dunque c’è stato un gran bel salto in avanti. Piccolo miglioramento anche per il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, il quale è al decimo posto nella classifica dei presidenti di Regione “più amati”.
I suoi consensi sono al 42%, con un miglioramento, rispetto alle percentuali dell’elezione nel giugno 2015 dello 0,9%.
Guardando i dati nazionali, invece, è curioso il caso che vede come protagonisti due sindaci del M5S. Se infatti da una parte Chiara Appendino, primo cittadino di Torino, è al primo posto della classifica, la romana Virginia Raggi paga lo scotto delle vicende giudiziarie che hanno travolto i primi mesi del suo governo, piazzandosi al penultimo posto con il 44%, perdendo dunque circa un quarto del consenso ottenuto alle elezioni (-23,2%). Piccola rivincita per Federico Pizzarotti, al terzo posto tra i sindaci più amati, alla guida del comune di Parma, eletto con i Cinquestelle ma uscito lo scorso anno dal movimento, con il 60,5% e un aumento di quasi sei punti (5,2) rispetto al consenso dello scorso anno.