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UNA SQULLO NELLA GANG, TRE ARRESTI

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Lei si fingeva prostituta per adescare le vittime, i due complici (tra cui l’ex fidanzato) «ripulivano» i clienti di soldi ed auto. Il terzetto di pregiudicati è finito in manette ieri mattina: i carabinieri della compagnia di Giugliano e quelli della tenenza di Sant’Antimo hanno arrestato, in flagranza di reato, Sara Carraturo (27 anni) e l’ex partner Vincenzo Mogavero (31 anni), entrambi originari di Pontecagnano nel Salernitano, e Antonio Bencivenga (28 anni) di Frattamaggiore. Dovranno ora rispondere di rapina aggravata in concorso.

Ieri mattina, intorno alle 4, la finta prostituta è stata avvicinata da un 22enne di Casoria (a bordo di una Lancia Y10) lungo la circumvallazione esterna di Mugnano, nei pressi di un distributore di benzina. La donna ha intrappolato la sua vittima in pochi secondi: in cambio di un piccolo sconto sulla prestazione, la Carraturo è riuscita ad ottenere che fosse lei ad indicare il luogo dove appartarsi. Il giovane di Casoria ci è cascato. E si è fatto così indirizzare verso una strada isolata e priva di illuminazione, a ridosso della circumvallazione. Qui, mentre la donna si spogliava, due uomini si sono avvicinati all’automobile e hanno intimato al cliente di scendere dal veicolo e consegnare tutto quello che aveva. Il giovane, anziché obbedire all’ordine, è riuscito a scappare a piedi, abbandonando l’auto con le chiavi inserite nel cruscotto. Dopo aver distanziato i malviventi di alcune centinaia di metri, il ragazzo ha dato l’allarme con il cellulare.

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I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Giugliano, diretti dal capitano Gaetano de Biase, hanno raggiunto il luogo della rapina in pochi secondi. Sul posto anche i militari della vicina tenenza di Sant’Antimo. Gli investigatori, dopo una breve perlustrazione, hanno individuato la finta prostituta e uno dei banditi. Alla vista della pattuglia dei carabinieri, Sara Carraturo e Vincenzo Mogavero hanno preso a baciarsi su di una panchina. Speravano, così, di non destare sospetti. E invece sono stati fermati e arrestati. In manette è finito anche il terzo complice: Antonio Bencivenga era nascosto dietro un cespuglio poco distante. La Y10 è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario: il giovane di Casoria è potuto tornare a casa già alle prime luci dell’alba.

Il terzetto di rapinatori (tutti nullafacenti e con precedenti penali alle spalle) è stato riconosciuto dalla vittima nei locali della compagnia di Giugliano. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della caserma in attesa del processo con rito direttissimo.

Pare che i due salernitani, entrambi originari di Pontecagnano, avessero intrattenuto una relazione sentimentale che era terminata solo qualche settimana prima. La fine della storia, evidentemente, non aveva compromesso i loro rapporti d’affari.



uf – il mattino 25 maggio 2006

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