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giovedì, Marzo 28, 2024
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Magic World: deraglia il trenino, bimbi feriti

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Sei bambini feriti lievemente, un uomo di 45 anni con una sospetta lesione al bacino: è il bilancio del deragliamento di due convogli su un ottovolante per i più piccoli, nel Magic World di Licola, il più grande e il primo dei parchi acquatici del Sud. I feriti partecipavano alla gita organizzata dalla parrocchia San Marcellino di Lausdomini, una frazione di Marigliano, da don Salvatore Spiezia. L’incidente è avvenuto intorno alle 17,15 nella giostra chiamata del «Brucomela», una di quelle attrazioni destinata ai piccini, ma che piace anche ai più grandi: velocità modesta, convogli che non arrivano a più di tre metri di altezza. Niente a che vedere con gli altri giochi del parco: adrenalina pura con montagne russe e altre esibizioni da stordimento. Sul trenino, invece, ci salgono un po’ tutti. Un solo giro, lungo meno di due minuti. Tutto procede normalmente, a bordo del mini-ottovolante ci sono 11 persone, 8 bambini e 3 adulti. I vagoni salgono e scendono a non più di 20-30 km all’ora. Come è nella prassi. Ma all’ultima curva, quella prima della fermata in stazione, in piena fase di decelerazione, il perno che tiene unito il primo e il secondo convoglio, inspiegabilmente, si spezza. La vettura di testa fa una rotazione di novanta gradi, si impenna verso la parte esterna della curva e si blocca in posizione verticale. Il sistema di bloccaggio regge, gli occupanti – la moglie di uno degli organizzatori, Maria F. e i suoi due bambini di 8 e 6 – restano per qualche istante a testa in giù. Nel convoglio alle spalle, Ciro E. è con il figlio di 13 anni: sbatte violentemente il torace contro la sbarra che lo blocca. La frenata è brusca, altri bambini urtano contro le parti interne del trenino. I soccorsi scattano dopo pochi istanti: a destare qualche preoccupazione in più solo un bimbo di 8 anni, ricoverato al Santobono con una sospetta frattura della spalla. Tutti gli altri sono medicati all’ospedale Santa Maria delle Grazie e dimessi con prognosi che vanno dai 3 ai 7 giorni. I carabinieri della compagnia di Giugliano, guidati dal capitano De Biase, in serata, decidono di porre la giostra sotto sequestro in attesa delle perizie disposte dalla magistratura.


PINO TAORMINA




«Quei piccini con la testa all’ingiù, una scena incredibile»



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Licola. «Siamo venuti qui la settimana scorsa, sempre con la parrocchia. La settimana scorsa con don Salvatore è venuta mia moglie con l’altra bambina. Ora è toccato a me», racconta Ciro E., l’unico adulto rimasto ferito nell’incidente. È seduto nella corsia del pronto soccorso dell’ospedale di Pozzuoli, attende con il fratello Felice, la diagnosi definitiva. «Mi fa male il torace, spero di non essermi fatto nulla di grave». Racconta l’incidente: «Ho sentito un forte rumore, come se si fosse spezzato qualcosa – dice – Ho avuto la sensazione che la vettura invece che rallentare, stesse accelerando. Io ho pensato solo a proteggere mio figlio di 13 anni, che era al mio fianco». Ciro viaggia sulla seconda vettura. «Una scena incredibile, ho visto quei due bambini davanti a me con la testa all’ingiù, sul trenino inclinato. Ho avuto paura che cadessero. Per fortuna non è successo nulla di grave». Gli altri membri della comitiva sono al Santobono dal piccolo di 8 anni che ha qualche ferita più grave e 10 giorni di prognosi per il sospetto di una frattura alla spalla. I carabinieri raccolgono anche le preziose testimonianze di alcuni dipendenti addetti alla security del parco e altri vacanzieri. Tra questi un’altra comitiva proveniente dalla chiesa dei salesiani di Castellamare di Stabia guidata da don Nando. «Eravamo in fila vicino alla giostra, dopo sarebbe toccato a noi salire – racconta Aniello D’Auria, uno dei testimoni – I soccorsi sono stati immediati, c’è stata una grande mobilitazione del personale. Ma abbiamo avuto tanta paura: sul quel gioco c’erano davvero tanti bambini piccoli». «Tutti i sistemi di sicurezza hanno funzionato a dovere»: hanno fretta di chiarire immediatamente la dinamica dell’incredibile incidente, Bruno Turrà, socio di maggioranza del Magic World, e Salvatore Cimmino, l’amministratore del parco dei divertimenti. «Un perno si è staccato e ha provocato il deragliamento. Tutti e tre i sistemi di sicurezza sono entrati in funzione sul Brucomela – spiega Turrà – Con la velocità che raggiunge quella giostra, comunque, i pericoli sono davvero pochi». Qualcosa, comunque, non ha funzionato. «Certo, dovremo capire come è potuto succedere – continuano – Ma la manutenzione è stata fatta poche settimane fa. Noi curiamo in ogni dettaglio la sicurezza delle nostre attrazioni». Il Bruco è uno dei 33 diversi giochi del parco che fino a 4 anni fa era soltanto acquatico. Poi la svolta, nel 2002 e la consacrazione tra i parchi di divertimento più importanti d’Italia, alle spalle di Gardaland e Mirabilandia. Un solo incidente, prima di ieri: la giostra panoramica che si è bloccata, due estati fa. Una vera e propria città del divertimento, un’industria dei giochi tra biglietti, pasti, gadget e t-shirt. Ieri le presenze erano di poco superiori alle duemila persone. Domani che è sabato ce ne saranno almeno diecimila a divertirsi tra spettacoli, attrazioni e giochi. Tantissimi bambini. Giochi che portano a 30 metri in alto, altri che capovolgono di 180 gradi, a «forte impatto» e per questo destinati solo agli adulti.

pi.ta.




IL MATTINO 7 LUGLIO 2006

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