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sabato, Giugno 29, 2024
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TENTANO DI VIOLENTARLA, DUE IN MANETTE

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MARANO – Notte da incubo per una 19enne di Marano. In due la rapiscono, tentano di violentarla ma le sue grida mettono in allarme una pattuglia dei carabinieri che la salvano dagli aggressori, poi arrestati. Erano da poco passate le 23: 30 di domenica e la giovane, Lucia P., stava camminando sul marciapiede di via Giovanni Falcone, a pochi passi dal centro di Marano. Ad un certo punto viene avvicinata da una Fiat Panda, con due ragazzi a bordo. Le offrono un passaggio. Al rifiuto della 19enne, la incastrano con l’auto vicino ad un muro. Riescono a spingerla a strattonate nell’abitacolo della vettura. Lei teme che vogliano farle del male: urla a squarciagola, si dimena, tenta di fuggire. Non c’è verso però di sottrarsi alla stretta dei suoi aggressori, di 23 e 17 anni appena. Il più grande è alla guida della Panda, il minorenne le tiene la bocca chiusa. La conducono in una campagna di Mugnano, a pochi metri dalla strada. Tentano di violentarla. Lucia si mette a gridare con tutto il fiato che ha in gola, strepita, piange, scongiurando i balordi di smetterla. Gli aggressori, per nulla intimoriti, stringono ancor più la presa e, per convincere la propria vittima a stare zitta, l’afferrano per i capelli e la sdraiano in auto. La ragazza cerca di rialzarsi ma è tutto inutile. Quando la situazione sembra ormai disperata, arriva di corsa una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Giugliano, richiamata dalle urla della 19enne. Alla vista degli agenti, i due bruti scaraventano Lucia a terra e, aiutati dall’oscurità, fanno perdere le loro tracce a bordo della Panda. I carabinieri conducono la ragazza all’ospedale civile di Giugliano. E’ sotto shock, sconvolta, atterrita da quella brutale aggressione. Trova però la forza di parlare. Descrive con dettaglio i due aggressori, ricorda alcune cifre della targa dell’auto. Un racconto concitato quello di Lucia, ancora sull’onda dell’emozione. Gli agenti, agli ordini del capitano Gianluca Trombetti e del tenente Orazio Ianniello, si mettono sulle tracce dei due. La 19enne segue i carabinieri in auto per un giro di ricognizione. Sono le tre di notte quando la giovane riconosce a Corso Mediterraneo, a Marano, la vettura dove è stata aggredita: la targa corrisponde. Scattano allora le manette per Luigi Rega, 23enne di Marano. “E’ lui, è lui: ne sono sicura”. L’auto è risultata intestata al padre del 23enne. La scorsa notte è toccato al complice 17enne, Angelo S., anch’egli di Marano. Gli agenti sono risaliti facilmente a lui. L’hanno arrestato in casa e successivamente riconosciuto dalla vittima. I due dovranno rispondere di sequestro di persona e tentata violenza sessuale. I carabinieri sono ora alla ricerca di un terzo uomo, forse un complice. Era a bordo di un motorino quando la giovane è stata rapita. La sua posizione è in via di accertamento. La ragazza è stata intanto dimessa dal “San Giuliano”. “Ora deve solo superare lo shock” spiegano i medici che l’hanno soccorsa. Ma Lucia non dimenticherà facilmente i suoi aggressori. Non dimenticherà mai quella violenza così feroce. No, quei minuti di terrore — pochi probabilmente, ma tanto violenti da sembrare un’eternità — non li cancellerà. Mai.

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