Napoli sede di un Casino’, da
costruire non nella famosa Capri, ma in una zona
dell’hinterland, come Lago Patria, area vicina a comuni come
Giugliano: li’ dove la criminalita’ organizzata ha il suo
quartier generale. Una proposta avanzata da Cosimo Callisto,
responsabile della Federazione commercio, turismo e servizi
dell’Unione nazionale delle imprese (Unimpresa), fatta proprio
per dire no alla logica della criminalita’, per ”bonificare il
territorio e legalizzare la voglia di giocare dei napoletani”.
”Per ora – spiega Callisto durante un incontro promosso per
illustrare le proposte di Unimpresa – e’ un’idea-progetto che ha
gia’ registrato il consenso di tantissimi imprenditori. A
settembre avanzeremo la proposta concreta, frutto di uno studio
preciso che parlera’ di costi e anche di ruoli, ad esempio,
della Regione Campania, del Comune di Napoli e perche’ no di un
consorzio di comuni”.
In Campania, l’Unione delle Imprese, conta circa 7.000
aziende, su un totale nazionale di 30 mila associati.
”Il Casino’ potrebbe rappresentare un volano per la ripresa
economica dell’intera area”, ha sottolineato Callisto durante
la conferenza stampa presieduta dal presidente nazionale di
Unimpresa, Paolo Longobardi, svoltasi nella sede della Camera di
Commercio e alla quale hanno preso parte anche il responsabile
provinciale del settore commercio, turismo e servizi
dell’organizzazione, Maurizio Caiazzo e altri operatori.
Nel corso dell’incontro, i vertici dell’Unione nazionale
delle imprese hanno sottolineato la volonta’ di voler creare un
polo che raggruppi le piccole e medie imprese di Napoli e della
Campania. ”Unimpresa vuole essere la Confindustria delle
piccole e medie imprese – ha in merito spiegato il presidente
nazionale Longobardi – bisogna aiutare in modo nuovo il sistema
della piccola impresa”.
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