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giovedì, Aprile 25, 2024
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DISCARICA A VILLARICCA, IL SINDACO BLOCCA I LAVORI IL COMMISSARIATO DI GOVERNO: L’ORDINANZA E’ NULLA

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Il gip della Procura di Nola ha respinto l’istanza di dissequestro dell’impianto di Cdr di Tufino, nel Nolano, avanzata dall’Avvocatura dello Stato su mandato del commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania. Lo rendono noto fonti dello stesso commissariato. L’impianto era stato riaperto il primo agosto scorso dopo la presentazione di piano di ripresa parziale delle attivita’ con l’arrivo di 6000 tonnellate a settimana di spazzatura (a fronte di una capacita’ ricettiva di 10mila tonnellate a settimana) e l’uscita di 7500 tonnellate tra prodotto lavorato – trasformato in ecoballe – e scarti della lavorazione. L’impianto era stato pero’ nuovamente chiuso due giorni dopo in seguito ad un sopralluogo compiuto lo stesso primo agosto dai tecnici dell’Azienda sanitaria locale Napoli 4. A rendere ancora complessa la situazione l’apertura di un procedimento da parte della Procura della Repubblica di Nola che ha notificato un avviso di garanzia allo stesso commissario Catenacci e a due suoi collaboratori. Catenacci aveva presentato le dimissioni dall’incarico ma le stesse erano state respinte dal capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. Al commissariato sono in corso riunioni per cercare di
fronteggiare una situazione che, visto il permanere della
chiusura dell’impianto, rischia di farsi ancora piu’ difficile.
Per dieci giorni, inoltre, non sara’ possibile inviare rifiuti
in Puglia che ha bloccato i trasferimenti fino a Ferragosto.



COMMISSARIATO IL BACINO CASERTA 4. Intanto, con un’ordinanza firmata da Catenacci, e’ stato oggi commissariato il consorzio di bacino Caserta 4 alla guida del quale si insedia il prefetto Gianni Ietto. Il provvedimento segue altri interventi analoghi che hanno portato al commissariamento dei consorzi Benevento 3, Napoli 4 e Napoli 3 mentre viene dato per probabile un ulteriore cambio alla guida della societa’ Pomigliano Ambiente, che si occupa della raccolta dei rifiuti in alcuni comuni del Napoletano e che nei giorni
scorsi aveva ricevuto una misura interdittiva antimafia. Era stato scelto il vice questore vicario di Napoli, Antonio De Jesu, ma nelle ultime ore sarebbe emersa una possibile incompatibilita’ di incarico. Per questo motivo si pensa
all’ipotesi di ricorrere ad un alto funzionario della Prefettura partenopea.

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LA VERTENZA DI VILLARICCA. Si infiamma, intanto, la vertenza relativa alla cava Riconta, l’ìnvaso di Villaricca che il commissariato di governo vorrebbe trasformare in discarica. Il sindaco Raffaele Topo ha ordinato il blocco dei lavori nella cava che da settembre dovrebbe essere utilizzata come discarica: sono state individuate acque in superficie e il sindaco vuole vederci chiaro sull’idoneità dell’area. In serata la contromossa del Commissariato, che con i poteri speciali ha annullato l’ordinanza del sindaco ritenendo possibili gli accertamenti durante il prosieguo dei lavori. Inoltre il commissariato annuncia di aver adottato da questa sera una serie di provvedimenti che garantiranno, in tutti i Comuni della regione, il conferimento della quantita’ di immondizia quotidiana. Nei prossimi giorni verranno esaminate le
soluzioni per quelle localita’ dove si sono accumulati arretrati
nella raccolta di spazzatura.

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