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domenica, Giugno 30, 2024
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Truffa petrolifera in Puglia, indagato un giuglianese

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Nel mirino della Guardia di Finanza è finito il 31enne Antonio Guarino.


Le cessioni di prodotti destinati all’esportazione finivano sul mercato italiano, raffica di perquisizioni

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Giugliano – Anche un giuglianese coinvolto nella maxitruffa petroliera su cui sta indagando la Guardia di Finanza pugliese. Si tratta di Antonio Guarino, 31enne di Giugliano. Risulta indagato, assieme ad altre 19 persone, nell’inchiesta aperta dal pubblico ministero Pietro Argentino per associazione a delinquere, corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso, contrabbando ed evasione fiscale. Nei giorni scorsi il pm, coadiuvato dal procuratore capo Aldo Petrucci, ha ordinato una raffica di perquisizioni a carico delle raffinerie Agip di Taranto e di Livorno, di enti pubblici e di numerose società operanti nel settore petrolifero ed in quello dell’autotrasporto, sparse in tutta in Italia. Le perquisizioni – oltre 50 – hanno visto impegnati gli uomini del nucleo regionale pugliese di polizia tributaria della Guardia di Finanza che hanno acquisito una ricca documentazione che sarà ora passata al setaccio dagli inquirenti per verificare le eventuali responsabilità in una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire e che potrebbe generare clamorosi colpi di scena. I prodotti petroliferi erano inizialmente destinati all’esportazione in regime di esenzione d’imposta (il carico fiscale sulla benzina e gli altri derivati dalla raffinazione del petrolio è elevatissimo, pari a circa tre volte il costo industriale di produzione) ma sarebbero stati impiegati in usi diversi e sicuramente disdicevoli, tanto da far ipotizzare i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e traffico illecito di prodotti petroliferi, con l’inevitabile evasione fiscale. Stando alle prime ricostruzioni operate dai finanzieri, i prodotti petroliferi giungevano, a bordo di grosse navi, in Italia e venivano inviate alle raffinerie, che lo lavoravano. Il prodotto, anziché esportarlo, finiva quasi tutto sul territorio italiano. Ancora da chiarire la posizione del giuglianese coinvolto: vale a dire quale era il suo esatto ruolo nell’ipotetica truffa. Nel mirino della Guardia di Finanza altri due napoletani: Assanti Di Cupillo, 37 anni, di Monte di Procida e Severino Ritrovato, 46 anni, di Napoli. I venti indagati sono tutti difesi dall’ufficio dell’avvocato Egidio Albanese.

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