Promesse non manutenute, discariche aperte senza criterio, impianti di cdr gestiti senza nessun controllo, un piano dei rifiuti che più piano di così non può essere e alla fine, nella serata di martedì scorso, arriva l’ennesimo avviso di garanzia. Il commissario Catenacci si dimette a seguito dell’avviso di garanzia ricevuto dalla Procura di Benevento in merito alla discarica di Montesarchio, chiusa il 21 settembre scorso. L’indagine della Procura di Benevento è incentrata sulla qualità degli scarti della lavorazione dei cdr che sono stati sversati negli ultimi mesi. La discarica è stata chiusa sulla base di un protocollo che era stato siglato, al momento dell’avvio delle attività, con gli enti locali. Il protocollo non rispetterebbe i requisiti previsti dalla legge.
Solo un mese fa, ad Agosto, un’altro avviso di garanzia della Procura di Nola, con conseguente sequestro del cdr di Tufino aveva indotto Catenacci alle dimissioni poi ritirate a seguito di una serie di attestati di stima ricevuti.
Al momento, il prefetto non ha rilasciato dichiarazioni, ma il goverantore Bassolino, quanche tempo fa anche egli indagato per fatti che riguardano la gestione rifiuti, ha affermato che «Catenacci deve andare avanti con il suo lavoro».
Oltre a Catenacci ci sono altri due indagati, funzionari della struttura commissariale.