Dopo ventiquattro ore non è cambiata la posizione dei due sospettai, poco più che ventenni, in stato di fermo dalla sera del 6 ottobre, dopo un giorno dall’omicidio di Giuliano Iacoviello Panico, il diciassettenne assassinato a piazzetta San Marco nel quartiere Camposcino a Giugliano. Non sono in arresto, ma su di loro ricadono i maggiori sospetti; si cercano altri indizi e soprattutto si attende di conoscere l’esito dell’esame autoptico per verificare la posizione dei due giovani, se l’autopsia dovesse avere esito negativo, i due potrebbero essere rilasciati gia in serata. Intanto su Camposcino, il quartiere storico della città, è calato un silenzio “irreale”, dopo la rabbia dei giorni scorsi, si ostenta una finta normalità, ma si percepisce dai volti delle persone che la preoccupazione tra gli abitanti è molto alta. L’ipotesi che gli inquirenti hanno avvalorato fin dal primo momento, riconduce l’efferato delitto, in un quadro estraneo alle attività della Camorra sul territorio, ma punta ad una questione personale tra i killer e la vittima, che dunque Giuliano conosceva molto bene. Fin dai primi momenti i militari hanno interrogato i familiari e i parenti per cercare di ottenere la maggiore quantità di informazioni per trovare la soluzione del caso in tempi rapidi. Sarà dunque l’autopsia a offrire elementi in più per far luce sull’anomala vicenda.
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