Bertolaso requisisce il depuratore della zona Asi di Giugliano per smaltire il percolato prodotto dagli impianti di tutta la Campania. Protestano Comitato Ponte Riccio e gli industriali del Cig: «impegni traditi e nuovo attacco alla salute della città». Cittadini, imprenditori e amministratori sono esasperati. L’area industriale sopporta già il carico dell’impianto di Cdr e delle piattaforme di stoccaggio delle ecoballe. Ora l’annunciata convivenza con un ulteriore impianto, specie dopo la recente attivazione di una discarica a pochi km in linea d’aria su via Ripuaria, è un atto intollerabile. Così scatta la protesta. Dal Cig, il consorzio di secondo livello, nato per dare voce agli industriali che lavorano in condizioni davvero difficili, sono subito pronti a scendere in piazza. “Mobiliteremo tutti i nostri dipendenti- dice il presidente Francesco De Maria- per bloccare l’accesso dei camion diretti all’impianto di Cdr. Non possiamo continuare a subire questi continui attacchi al nostro territorio, alla nostra salute e all’economia della città”. Il depuratore della zona Asi di Giugliano è stato chiuso nel ’99 a causa del cattivo funzionamento. Dal comitato civico Ponte Riccio non sono meno duri. “Siamo disposti a mettere in campo le stesse forme di proteste attuate allora – dice Tilde Adamo, presidente del comitato- Quest’area è stata fin troppo degradata, ora basta. Se l’ordinanza non verrà revocata, per salvaguardare la salute di duemila residenti del rione e dei cinquemila lavoratori dell’Asi, siamo disposti a scendere di nuovo in piazza”.
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