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venerdì, Giugno 28, 2024
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FAIDA A MUGNANO. CENTRATO ALLA TESTA AL TORACE E AL BRACCIO DESTRO

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Eugenio Santoro era originario di Trentola Ducenta nel casertano, aveva 39 anni e viaggiava insieme ad Andrea Parolisi, coetaneo, ma residente a Mugnano a bordo di una Renault Clio, nel centro di Mugnano, quando due killer a bordo di una moto hanno cominciato a sparare in direzione di Santoro, che sedeva al posto del passeggero. Sono da poco passate le otto e trenta, quando alcuni testimoni affermano di aver sentito gli spari gia in via Sequino che si immette nella centralissima Via Oasi Sacro Cuore. Santoro viene ferito in modo grave, mentre Andrea Parolisi, viene colpito solo di striscio e grazie alle sue condizioni, non gravi, che la Clio intraprende una corsa verso Giugliano, inseguita dalla moto dei due killer, che continuano a sparare all’impazzata, qualcuno avverte i Carabinieri, ma quando giungono sul posto, non c’è traccia della vettura, che intanto aveva raggiunto il commissariato di Polizia di Giugliano in via Giardini. Parolisi scende dalla macchina e citofona al posto di polizia, un piantone apre il cancello e Parolisi grida: «aiutateci! Ci vogliono uccidere. C’è una persona ferita in modo grave.» Immediati i soccorsi, gli agenti del commissariato di Polizia diretti dal vice questore Pasquale De Lorenzo, fanno giungere sul posto un’autoambulanza che conduce Santoro all’ospedale San Giuliano, ma per lui non c’è più nulla da fare, infatti le sue condizioni erano gravissime gia all’arrivo del 118, almeno due colpi di pistola lo hanno raggiunto alla nuca, provocanto una consistente perdita di sangue, poi ancora colpi al torace e al braccio destro. Parolisi viene interrogato dagli agenti, aveva paura, infatti poco dopo viene condotto in ospedale, scortato dalla polizia, che nel frattempo aveva indossato i giubbotti antiproiettile, per paura di un ritorno dei killer, dove sarà medicato e dimesso per lievi ferite al gluteo e al braccio sinistro. Sulla Clio lasciata per alcune ore fuori al commissariato di Polizia, vengono effettuati i rilievi della scientifica. Dalle prima indagini sembra che la sparatoria possa essere maturata nell’ambito della faida tra scissionisti e clan Di Lauro di secondigliano, a quest’ultimo, infatti, sarebbero appartenuti i due fino a qualche anno fa.

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