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Qualiano. Ammazzato il boss Pianese, l’articolo del Mattino

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Vittima di una trappola. Forse tesa da qualcuno degli stessi che parteciparono alla festa con fuochi artificiali che accolsero la sua scarcerazione. Nicola Pianese, 47 anni, boss di Qualiano, è stato assassinato a Varcaturo, colpito da una decina di proiettili calibro 9×21. Nell’agguato è stato ferito anche il suo autista Giuliano Quaranta, 46 anni. I due si trovavano in via Riparia a bordo di una Mercedes di proprietà di Quaranta. Il boss è stato affiancato dai killer davanti a una concessionaria di auto. Pianese e Quaranta sono stati soccorsi da un’ambulanza del 118 a cui è arrivata una segnalazione anonima. Il capoclan è morto appena è arrivato all’ospedale La Schiana di Pozzuoli. Il suo guardaspalle, ferito al torace, è in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Sull’agguato indagano i carabinieri di Castello di Cisterna coordinati dal maggiore Fabio Cagnazzo e i militari della compagnia di Giugliano. Secondo la ricostruzione degli investigatori l’agguato si inquadra in un regolamento di conti all’interno dello stesso clan capeggiato da Pianese. Per questo è possibile che il boss sia stato attirato in una trappola. Eppure a maggio il suo ritorno a casa, grazie alla decorrenza dei termini di custodia cautelare, era stato salutato con giochi pirotecnici. E gli affari sembravano andare bene: il gruppo criminale aveva rafforzato il proprio potere intimidatorio e puntava a espandere i suoi interessi nel mercato della droga. Qualcosa però è andato storto e forse qualcuno all’interno dello stesso clan Pianese ha scritto la sua sentenza di morte. Il boss si era messo in proprio costituendo un autonomo gruppo criminale dopo aver fatto apprendistato alla corte di Raffaele Cutolo e della sua Nco. In quegli anni fu luogotenente di Pietro Nappo. Quando mise in piedi il suo clan, Pianese prese le distanze dalla Nco e si alleò con i rivali di un tempo della Nf e in particolar di Giugliano, di cui divenne il referente a Qualiano. Finì in carcere per la prima volta nel 1998 :Dopo aver scontato una sentenza definitiva per associazione di stampo mafioso, ora era indagato per traffico di droga.



AMALIA DE SIMONE – IL MATTINO 15/09/2006

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