Sotto copertura è una fiction Rai arrivata alla seconda stagione, che racconta delle indagini per catturare pericolosi latitanti dediti alla malavita e a capo di svariate organizzazioni criminali. La prima stagione di Sotto copertura raccontò per esempio latitanza e cattura di Antonio Iovine, del clan dei Casalesi. La seconda stagione del 2017 invece racconta come si è arrivati alla cattura di Michele Zagaria, interpretato da Alessandro Preziosi. Ma chi è Michele Zagaria, e come è andata davvero la sua cattura?
Michele Zagaria
non era uno sprovveduto. E proprio per questo catturarlo fu molto difficile.
Cinquantamila euro. Tanto, pare, è costata la vera cattura di Michele Zagaria alla polizia. Se ancora oggi, dopo anni, tanti misteri circondano la cattura di Zagaria (per esempio la fine che ha fatto la presunta pendrive a forma di cuore con tutti i suoi segreti), questa cifra sembra l’unica notizia confermata su una delle azioni di polizia più lunga e difficile di sempre.
Quarantamila euro alla talpa che permise di trovare e catturare Michele Zagaria, legato ai suoi vivandieri. E diecimila euro per una donna, il cui ruolo nella cattura di Capastorta è stato chiarito solo da pochi giorni, quando gli atti della cattura del boss sono stati desecretati. Ecco cosa ha raccontato
Da qui, da questi soldi, è partita l’operazione che ha visto il 7 dicembre 2011, dopo ore di blitz, emergere Michele Zagaria dal bunker di via Mascagni, dove asserragliato cercava di sfuggire alla cattura in una tana da 40 metri quadri. L’entrata del bunker si “apriva” dopo che una camera intera scivolava lungo due rotaie poste a protezione del boss.
Quando Michele Zagaria capì di aver perduto, senza elettricità, braccato da ore dai poliziotti che tutto intorno a lui scavavano il cemento per arrivare a prenderlo, attivò da solo il meccanismo d’ingresso nel bunker e si consegnò. L’unica frase che disse a chi lo arrestava entrò nella storia.
“Avete vinto voi, ha vinto lo Stato”