QUALIANO. LA MARGHERITA IN MAGGIORANZA

La Margerita è pronta ad entrare in maggioranza. La notizia è in circolo gia da alcuni giorni, ma si attende ancora l’ufficialità che secondo le indiscrezioni, dovrebbe arrivare tra qualche giorno. Luigi Mancino e Sandro Pezzella appoggeranno l’amministrazione comunale di Qualiano del Sindaco Pasquale Galdiero. Vincenzo D’Alterio, il primo dei tre consiglieri, ufficializzò il passaggio in maggioranza il 2 febbraio scorso, ma fu una “scelta arbitraria”, come annunciò qualche ora dopo il portavoce del partito Stefano Sgariglia. Sono giorni di intense trattative quelle tra i diellini e il sindaco, per la prima volta a Qualiano, il partito de La Margherita farà parte di un’amministrazione comunale. Biagio Napolano segretario del partito contattato telefonicamente, non conferma, ma non smentisce neanche la notizia che da giorni circola tra le mura della politica qualianese. L’ingresso in maggioranza della Margherita arriverebbe dopo aver però sostenuto le posizioni dell’Udeur, che lo ricordiamo, ha lasciato la maggioranza, con le dimissioni dell’ex assessore al bilancio Raffaele De Leonardis il 22 gennaio scorso, in seguito al mancato accordo con il sindaco sulla questione della privatizzazione dell’acqua e qualche giorno dopo, i consiglieri de La Margherita firmarono l’ormai “famosa lettera” di sfiducia al sindaco insieme agli altri consiglieri dei partiti di opposizione. Michele Vallefuoco consigliere dell’Udeur commenta: «Non mi meraviglierebbe più di tanto. La politica è fatta di contrasti e mediazioni, anche gli amici de La Margherita hanno avuto e hanno situazioni contrastanti al loro interno, ma l’evoluzione della politica stessa conduce a situazioni di questo tipo».
L’appoggio all’amministrazione Galdiero, fu sancito in campagna elettorale, quando il cartello “Mancino” diede sostegno al canditato Galdiero nella fase di ballottaggio. Le trattative con il sindaco, sarebbero ormai in dirittura d’arrivo, resta solo da definire, quale incarico toccherebbe al partito di Rutelli. In gioco ci sarebbe la delega vacante all’ambiente, ma pare che non faccia tanto gola ai diellini, che sembrerebbero più orientati all’urbanistica.