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giovedì, Maggio 2, 2024
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Busta con proiettile al sindaco di Marano

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Una busta di carta senza mittente indirizzata al sindaco Salvatore Perrotta, recapitata per posta prioritaria all’ufficio protocollo del palazzo comunale. Dentro il plico, una cartuccia di scacciacani inesplosa. E un messaggio inquietante: «Perrotta fa’ l’omme». Indirizzo e scritta battute a macchina su carta e foglio così stropicciati da sembrare essere stati già utilizzati. Ieri mattina, dopo il consueto giro di saluti con gli impiegati, il primo cittadino è stato chiamato da un impiegato dell’ufficio protocollo. Qui, poco dopo le 10, la verifica del contenuto della busta di carta. Pochi attimi di sgomento, poi Perrotta si è recato alla vicina stazione dei carabinieri di via Lazio, dove ha sporto denuncia contro ignoti. Ai militari ha raccontato di non aver mai subito minacce, né di ritenere che ci possano essere motivi per subirne ora. «Sono sereno. Non ho idea di chi abbia potuto compiere un gesto del genere – dice il primo cittadino – Non mi sento intimidito da nessuno e continuerò a portare avanti il mio lavoro nell’interesse della città». Dalla sua elezione a oggi, non c’era mai stata alcuna avvisaglia o avvertimento che facesse presagire un gesto così grave. Per ora le indagini procedono a 360 gradi. Non si esclude nessuna pista, nemmeno l’ipotesi di una burla, trattandosi del periodo carnevalesco o dei gesto di uno squilibrato. Al momento, niente fa supporre che si sia trattato di un gesto riconducibile alle scelte politiche operate nell’ultimo periodo dall’amministrazione comunale di Marano. Il diessino Salvatore Perrotta è sindaco di Marano da maggio 2006, sostenuto da una maggioranza cui partecipano anche Margherita, Rifondazione comunista, Verdi, Udeur e due liste civiche, Arcobaleno e Liberi per Marano. Il clima politico è molto acceso per alcuni provvedimenti che hanno fatto molto discutere. L’amministrazione comunale si è spaccata sul concordato fiscale, mentre ha di recente varato l’istituzione dell’addizionale Irperf e si accinge a mettere mano ai Pip, i cosiddetti piani di insediamento produttivi nella zona di San Rocco, ma al Comune insistono: «Non c’è nessun provvedimento che potrebbe far pensare ad una minaccia». tendono a sdrammatizzare anche gli altri membri della coalizione. Il consigliere dei Ds, Mario Romani sottolinea che «a vicenda non va sottovalutata, nè enfatizzata. Ma non mi sento di escludere che questo gesto – conclude il giovane diessino – possa essere ricondotto alla nostra linea dura contro la criminalità organizzata e le ripetute richieste di potenziamento dei presidi militari e delle forze dell’ordine sul territorio».



FERDINANDO BOCCHETTI – IL MATTINO 16 FEBBRAIO 2007

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