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sabato, Aprile 20, 2024
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IL NAPOLI BATTE LA TRIESTINA 3:1. NON VINCEVA IN TERRA FRIULANA DA 43 ANNI

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Il Napoli espugna lo stadio Nereo Rocco di Trieste, battendo 3 a 1 in rimonta gli alabardati locali e sfatando ogni tabù. I partenopei, infatti, non vincevano in terra friulana da ben quarantatre anni (stagione 1963/64) ; si tratta inoltre della prima volta in cui gli azzurri riescono a segnare più di un gol in trasferta nella stagione in corso.
Una vittoria decisamente importante che segna il riscatto del dopo Arezzo, nonché il ritorno del team di Reja ai margini della classifica con un primo posto comunque provvisorio, data la gara in meno della Juve che giocherà lunedì a Modena.
Il Napoli non ha ancora digerito il pareggio dell’andata al San Paolo,dove finì uno pari con il gol biancorosso in extremis e scende in campo con diverse sorprese, a cominciare dalla porta con Gianello al posto di un mal concio Iezzo ; in difesa Domizzi torna titolare assieme a Cannavaro e Maldonado con Grava e Savini, soliti fluidificanti, e Rullo sempre più riserva. In campo Amodio ,che sembrava dover essere della partita, si accomoda in tribuna; al suo posto ancora Gatti al fianco di Bogliacino e Dalla Bona, in avanti il tandem De Zerbi e Bucchi che vince il ballottaggio con Calaiò, per la prima volta con Sosa e company in panchina. La Triestina dell’ex Agostinelli che aveva fallito tre anni fa a Napoli, si presenta con il più classico dei 4-4-2, con i quattro difensori in linea: Pivotto, Lima, Abruzzese e Pesaresi; due esterni addetti alle folate come Marchesetti e Rossetti coperti dai due mediani Allegretti e Ceron. In attacco, l’ex Bologna Della Rocca fa coppia con lo sprinter nigeriano Eliakwu; tra i pali figura il portiere nostrano Gegè Rossi che indossa un insolito numero dieci. Prima del fischio d’inizio gli azzurri si riuniscono in un abbraccio circolare, com’è solito in ogni gara, stavolta però anche la panchina partecipa al rituale.
La Triestina parte di gran carriera e dopo appena nove minuti va in vantaggio:Eliakwu sfugge a Maldonado in velocità, entra in area, guadagna il fondo e tocca al centro per Silva Ceron che a porta vuota mette a segno l’ uno a zero. Gli azzurri provano subito a riorganizzarsi ma il pressing biancorosso è altissimo tanto che gli ospiti non riescono a mettere assieme tre passaggi di fila. Il Napoli è pericoloso soltanto su palla inattiva, al 26’ Domizzi invoca un rigore per una vistosa trattenuta in area. Sul capovolgimento di fronte Marchesetti fa quaranta metri palla al piede ma il suo diagonale finisce a lato. Dopo due minuti Domizzi firma il primo vero acuto azzurro svettando più alto di tutti su un angolo di De Zerbi ma Rossi salva d’istinto sulla linea, ai limiti del gol fantasma. Al 33’ un bel triangolo tra Bogliacino e De Zerbi ispira quest’ ultimo che, dopo una finta in area, spara di sinistro con il pallone deviato in corner: è il preludio al goal del pareggio e sul susseguente tiro dalla bandierina Cannavaro , chiuso nella morsa Lima-Abbruzzese, riesce comunque a staccare autografando il pareggio. La Triestina dà l’impressione di aver perso quella linfa che l’aveva supportata nei primi 30’ e così il Napoli prova ad approfittarne facendosi ancora minaccioso con Domizzi che di testa impegna nuovamente Rossi.
Nella ripresa Agostinelli, dopo i primi cinque minuti toglie un affaticato Della Rocca per Piovaccari, passa poco e il Napoli raddoppia: ancora un calcio d’angolo di De Zerbi trova la sponda di testa di Dalla Bona verso il secondo palo dove incombe Bucchi che a porta spalancata non può far altro che insaccare, per poi consumare la sua gioia in un significativo abbraccio col compagno di reparto Calaiò, seduto in panchina. La Triestina reagisce immediatamente ma Abruzzese spreca malamente di testa alzando sulla traversa un cross di Rossetti. L’incredibile accade al 27’ quando i padroni di casa nel giro di un minuto provocano tre brividi al Napoli. Prima Allegretti calcia a giro su punizione, Gianello respinge come può ma sulla ribattuta il destro a volo di Pivotto si infrange sul palo, l’azione non si esaurisce perché Allegretti rimette il pallone al centro per Piovoccari che di testa insacca, ma la carica sul portiere azzurro è netta e giustamente l’arbitro Ciampi annulla. La Triestina non ha nemmeno il tempo di disperarsi per il gol annullato, perché al 31’ deve cominciare a rammaricarsi per un altro gol, quello subito, che chiude definitivamente il match: un lancio dalle retrovie trova la sponda di Sosa, entrato al 26’ al posto di Bucchi: per Pesaresi è notte fonda, Rossi esce in ritardo e De Zerbi ne approfitta con un astuto pallonetto, portando a tre le marcature azzurre.
Il pomeriggio finisce così com’era iniziato: con l’immagine di un abbraccio corale di tutta la rosa azzurra presente sul campo chiamata a sè da De Zerbi per festeggiare il suo goal, a testimoniare la grande solidità e unità di spogliatoio che permette al Napoli di guardare tutti dall’alto.

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